“Magari è meglio lavorare con i giovani che hanno un potenziale piuttosto che con giocatori che non hanno niente da sviluppare in vista del futuro”. Con chi, tra i suoi calciatori, ce l’aveva José Mourinho al termine della gara contro il Bologna?
Nel dare al club la disponibilità a sposare un progetto diverso da quello portato avanti finora, lo Special One ha preso le distanze in maniera definitiva da una parte della rosa, come aveva già fatto in passato quando, ad esempio dopo la disfatta in Norvegia col Bodo/Glimt in Conference League, nel 2021, aveva “fatto fuori” alcuni calciatori (Reynolds, Kumbulla, Mayoral, Diawara e Villar) finiti ai margini della squadra e messi poi sul mercato.
Stavolta potrebbe succedere lo stesso, a meno che a fine stagione i Friedkin non decidano di rinunciare al tecnico, in scadenza di contratto, per salvaguardare i calciatori. Bisognerà però arrivare fino a maggio, e non sarà facile gestire la situazione con la Roma che è ancora in corsa su tutti gli obiettivi: fare delle scelte drastiche oggi potrebbe avere ripercussioni sul presente, ma soprattutto sul futuro.
La lista dei «nuovi epurati» dovrebbe contenere dei nomi eccellenti: il primo indiziato è decisamente Renato Sanches, a cui Mourinho ha sì chiesto scusa per averlo cambiato pochi minuti dopo averlo mandato in campo, ma poi nella motivazione della scelta (“gioca con la paura di farsi male”) ha dato un giudizio drastico. Non è escluso che “l’ossessione” del gm Pinto possa tornare al Psg già a gennaio.
Un altro indiziato è Spinazzola: ha il contratto in scadenza e non sarà rinnovato. Poteva essere ceduto in estate in Arabia ma Mourinho mise il veto: oggi non lo farebbe. Un altro che non ha trovato il feeling con l’allenatore è Houssem Aouar: al momento infortunato, a gennaio parteciperà alla Coppa d’Africa, potrebbe tornare in campo con la Roma a febbraio, sicuramente con un ruolo marginale.
Nella testa del tecnico, Smalling è già un ex: la data del suo rientro rimane un mistero, ma da come ne ha parlato in queste settimane, Mou non lo considera più un calciatore su cui fare affidamento. A rischio anche la posizione di Belotti e soprattutto quella di Pellegrini: “Se ne avessi tre li farei giocare tutti”, disse del capitano all’inizio della sua avventura in giallorosso il portoghese. Forse oggi ha cambiato idea.
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini