Al termine del match, l’allenatore della Roma, Josè Mourinho, ha rilasciato alcune dichiarazioni al riguardo:
DAZN La Roma ha avuto personalità… “Tanta”.
È Mancata un po’ di concretezza… “Esatto. Abbiamo creato più di quello che ci si aspetta contro il muro di Torino. Si difendono con un muro compatto e difficile. Sullo 0-0 siamo stati la squadra con più qualità di gioco nel primo tempo. Abbiamo preso il palo, abbiamo creato tanti problemi a loro con la posizione di Paulo e Bove. Però è mancato il gol, contro la Juve se ti difendi con il blocco basso anche loro hanno difficoltà. All’inizio del secondo tempo prendiamo gol di rimpallo, poi diventa difficile. Loro si abbassano, diventano un muro con giocatori forti: è un peccato il risultato, poteva essere diverso. Sono contentissimo per quello che ho preparato dal punto di vista tattico e tecnico, sono contentissimo con la personalità dei giocatori”.
La Roma è una squadra un po’ diversa fuori dall’Olimpico… “In casa siamo una squadra più forte, ma non siamo solo noi. Quando si parla della Roma si deve parlare con il rispetto di quello che stiamo facendo, noi allenatori e giocatori con le difficoltà che abbiamo. Manca un po’ di personalità fuori casa, di imporre il proprio gioco e sono il primo a dirlo. ma oggi non è successo, siamo venuti qui contro una squadra che lotta per lo scudetto e motivata dal risultato dell’Inter di ieri. Difensivamente sono fortissimi, abbiamo fatto una gara di coraggio. La Juve era in difficoltà nel primo tempo, poi con il gol la pressione psicologica si abbassa e si sentono fiduciosi. Abbiamo avuto tanto possesso, con Paulo abbiamo creato, anche Bryan ha fatto un tiro che mi sembrava gol. Abbiamo creato tanto, sono contento per la personalità del gioco, peccato per il risultato”.
Avrà il suo difensore a inizio stagione? “Sono molto contento dell’evoluzione di Ndicka e di Kristensen. Kristensen era presente nel gol del rimpallo, Ndicka era in una posizione che fa mantenere in gioco, ma per la loro crescita per me è un orgoglio, ma anche un peccato perché ora Ndicka andrà via. Per me è un orgoglio nello stesso modo in cui vedo Bove giocare in questo stadio contro questa squadra e lo fa con grande personalità. Ci sono tante cose che mi rendono orgoglioso. Oggi non meritavamo la sconfitta, ma questa è la realtà e complimenti a loro”.
Arriverà il difensore a gennaio? “Non lo so. Penso già alla prossima partita con la Cremonese senza Ndicka. Sarà una partita che vogliamo vincere”.
Buoni propositi per il 2024 per andare in Champions? “Essere felice e fare gli altri felici, questo è il proposito. Se dovessimo arrivare lì sarebbe una cosa fantastica per le nostre limitazioni. Se tu non sogni non arrivi mai. Noi sogniamo e lavoriamo tanto per cercare di farlo”.
CONFERENZA STAMPA Il possesso palla sarebbe potuto essere più incisivo nel secondo tempo? “Anche noi avremmo potuto vincere la partita, soprattutto nel primo tempo. L’unica squadra in difficoltà era la Juventus a causa della posizione di Dybala e Bove. Abbiamo avuto possesso palla e occasioni e inoltre abbiamo preso anche un palo. Abbiamo fatto un primo tempo di altissimo livello, il gol subito arriva da due rimbalzi. Poi si sono trovati nel loro habitat naturale, è una squadra fortissima nel blocco basso, fisicamente forte nei duelli individuali. Diventa difficile per tutti. Abbiamo fatto tutto il possibile per segnare e creare occasioni. Poi Allegri ha messo Chiesa nel lato di Mancini, che quando gioca tanti minuti va in difficoltà. Abbiamo perso la partita nel risultato ma non nel gioco, anche se il risultato è la cosa più importante nel calcio. C’è stata una crescita mentale dei ragazzi e questo mi permette di giocare in modo diverso contro squadre più forti di noi. Posso solo fare i complimenti ai ragazzi per lo sforzo e per la partita”.Per vedere cosa poteva cambiare nel secondo tempo, Pellegrini non è riuscito a dare il contributo quando è calato Dybala. Lukaku, quando prende la palla Dybala, va quasi sempre incontro e quasi mai si posiziona in area…
“Strategicamente Dybala ha avuto tanta palla, anche Bove nel primo tempo. Quando è uscito Bove, Pellegrini ha giocato in quella posizione lì. Per Gatti e Danilo era difficile da arrivare, i quinti erano fissati da Zalewski e Kristensen. Abbiamo avuto tanta palla e abbiamo creato tanta. Una squadra che arriva qua e fa 3-4 cross – due di Dybala e gli altri di Kristensen – tu ti aspetti l’ultimo tocco per il gol. Lukaku si abbassava per fare l’uno-due con Dybala, magari hai ragione ma ho visto solo partita dal vivo e non ancora in video. Nel secondo tempo diventa completamente impossibile trovare spazi di penetrazione perché c’è il muro di Torino organizzato molto bene, con gente a suo agio nel blocco basso. Anche lo stadio è educato a questo, a ‘si gioca per vincere’ e se si deve giocare bassi per vincere, non c’è problema. Loro stanno lì con tranquillità e gioia di stare in quella situazione, per un avversario diventa difficile. Per questo abbiamo cercato di segnare prima, siamo arrivati per segnare prima perché dopo si invertiva la situazione. Non abbiamo segnato, abbiamo preso gol sui rimbalzi e perso una partita in cui, secondo me, i ragazzi meritavano di più”.
Che 2023 è stato per lei? “In condizioni normali il 2023 sarebbe un anno ultra storico per la Roma perché avrebbe vinto una competizione europea per due anni di fila e si sarebbe giocata una Supercoppa Europea e la Champions League da vincitrice dell’Europa League. In condizioni di normalità non dico che sarebbe stato l’anno migliore della storia della Roma perché in altri ha vinto lo scudetto, ma sarebbe stato super storico. Io preferisco dire che il Dio del calcio non ha voluto, anche se non è stato così. È stata una serata molto molto infelice di un gruppo di arbitri di livello top. La Roma ha fatto una cosa straordinaria nel 2023, ovvero arrivare in finale di Europa League e avremmo meritato di vincerla. Adesso finiamo questa prima metà della stagione con la squadra ancora in corsa in Europa League e ovviamente in Coppa Italia e a -5 dalla zona Champions. Noi facciamo tutto il possibile per stare lì vicino, sappiamo che con una vittoria ti avvicini e con una sconfitta ti allontani. In questo momento in cui abbiamo i big match tutti di fila ed è naturale allontanarsi un po’ da quella posizione di classifica, che è ultra ambizioso, ma vogliamo provare a raggiungerlo nonostante tutte le nostre difficoltà. Quando avremo partite con squadre del nostro livello cercheremo di ottenere più punti possibili. Finiamo l’anno con una sconfitta che però in certe cose mi dà gioia: Ndicka, Kristensen e Bove sono cresciuti rispetto all’inizio. Tra 4 giorni abbiamo un’altra partita e noi continueremo a lavorare e a dare tutto”.
Quanto può incidere il mercato per migliorare la rosa? “Oggi abbiamo perso Ndicka. Io invece di pensare al mercato preferisco pensare che non ho lui ma devo giocare il 3 con la Cremonese che è una squadra molto buona. Non c’è Ndicka, non c’è Smalling, non c’è Kumbulla, forse non c’è Mancini che nel secondo tempo quasi non riesce a correre. Ma non sarò qui a piangere per il mercato o paragonarmi con qualche club che farà mercato. Se arriva ottimo, altrimenti saremo sempre là”.
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“La Roma ha giocato bene, siamo entrati molto bene, con la giusta strategia creando tante difficoltà all’avversario. Abbiamo avuto palle gol, abbiamo palleggiato bene. All’intervallo c’era la sensazione di poter vincere, però anche la sensazione che sono i dettagli a fare la differenza. Il loro un gol strano, dopo due rimbalzi, dopo la Juve si sente molto a suo agio in queste situazioni. Hanno fatto muro, noi abbiamo avuto il dominio, abbiamo fatto i cambi possibili, abbiamo fatto due tiri in porta, quello d Dybala e il palo di Cristante, che potevano avere una fortuna diversa. Loro sono furbi ed esperti, hanno controllato il ritmo del gioco ed è finita con una sconfitta. Una sconfitta nel risultato ma non nel modo di giocare”.
È stata la partita che avevate preparato… “Abbiamo giocato bene, d’accordo con quello che avevamo preparato. Ho detto ai giocatori di giocare per vincere, senza nessun tipo di problema nel giocare alto e pressare. Gli abbiamo creato difficoltà con la posizione di Dybala e Bove, nel primo tempo per Gatti e Danilo è stato difficile pressarli. Abbiamo avuto palla, abbiamo creato e fatto tanti cross, considerando che giocavamo a Torino contro la Juve. Dovevamo segnare e non l’abbiamo fatto, abbiamo perso in maniera sfortunata. I ragazzi meritavano di più, dopodomani è nuovo anno e tra giorni abbiamo una nuova partita e andremo con tutto quello che abbiamo”.
FONTE: DAZN / Redazione Tuttoasroma / Roma TV