Il 4 maggio del 2021, quando venne dato l’annuncio ufficiale di Mourinho alla Roma, una giornalista tv inglese fece sorridere mentre cercava di pronunciare il “Daje”, con cui terminava il messaggio social del tecnico portoghese. Quando poi una mano geniale disegnò il murale di José sulla vespa alla Gregory Peck di Vacanze romane, l’immagine attraversò l’oceano finendo immortalata sul New York Times. In un colpo solo, il brand AS Roma fece il giro del mondo.
A tinte tristi lo ha fatto anche il 16 gennaio scorso, quando i Friedkin hanno deciso di licenziare lo Special One. Una notizia che ha raggiunto tutti, ovunque. Così è capitato di assistere al dialogo tra due amici romanisti sotto choc: “Ma lo conosci Mauro? Quello di Forlì appassionato di basket e che di calcio ne sa poco? Beh, è in vacanza in Vietnam a Ho Chi Minh, l’ex Saigon. No, non lo hanno rapito i viet cong ma mi ha scritto su WhatsApp: “sono stato dal barbiere e sentivo nominare Mourinho; ho preso il taxi che mi sta riportando all’aeroporto e la radio gracchia il nome di Mourinho. Ma che è successo?”.
FONTE: Il Messaggero