Un esterno d’attacco e un terzino sinistro. Questi i due nomi innesti promessi a De Rossi da qui alla fine del mese. E mentre si continua a lavorare sullo scambio Belotti-Ikoné, spunta il nome del terzino mancino che Pinto sta provando a portare nella Capitale. Si tratta di Mitchel Bakker, olandese classe 2000 che la Roma ha incrociato nella doppia semifinale di Europa League della scorsa stagione col Bayer Leverkusen.
Contatti tra Pinto e l’agente del calciatore per provare a chiudere l’operazione in prestito con diritto di riscatto. Una trattativa che potrebbe accendersi in breve tempo, nonostante da Bergamo frenino sulla richiesta dei giallorossi. Soltanto otto presenze per Bakker in campionato con i nerazzurri, alle quali vanno aggiunte le 4 in Europa League per un totale di appena 328 minuti in stagione. Pochi per un investimento costato alla Dea 9.5 milioni questa estate.
Il feeling con Gasperini non è mai sbocciato e l’olandese ora può partire per dare una mano a De Rossi in un ruolo molto delicato. L’assenza di Spinazzola a Salerno, infatti, pone già i giallorossi in emergenza con il probabile impiego di Kristensen come accaduto nella seconda parte del match col Verona. Tra le altre idee offerte a Pinto anche Angelino del Galatasaray, sul quale c’è, anche il Torino. Permangono, invece, le difficoltà nel portare a termine lo scambio con la Fiorentina che prevede il passaggio di Ikoné in giallorosso e contemporaneamente Belotti andrebbe a vestire la maglia viola.
Un doppio prestito già apparecchiato che però non può ancora essere concretizzato causa stipendio del Gallo. L’attaccante ex Torino, infatti, guadagna circa 5 milioni lordi, più del doppio rispetto all’esterno d’attacco francese. Questo rende complicata la definizione della doppia operazione sulla quale i due club però continueranno a lavorare nelle prossime ore per cercare di trovare la quadra che possa permettere Roma di avere un’alternativa in più nel nuovo scacchiere tattico di Ddr e a Italiano di cercare soluzioni nuove per il ruolo di centravanti visti i numeri carenti di Nzola.
FONTE: Il Tempo – L. Pes