Promossi. In blocco. L’amichevole contro l’Al Shabab è servita principalmente per testare i baby già conosciuti, leggi i nomi di Pisilli e Pagano, quelli in rampa di lancio come Joao Costa, Mannini e Golic, ma anche quelli mezzi sconosciuti al grande pubblico, cioè Reale e Nardozi, ancora fuori dal giro della Primavera di Guidi. Dire che è andata bene è poco.
La copertina se l’è presa a mani basse Joao Costa, esterno offensivo che ha dimostrato di essere più performante tra i grandi che tra i più piccoli, dove a volte si prende delle pause. Perché il brasiliano è veloce, sa saltare l’uomo, vede la porta e anche linee invisibili (notevole l’assist per Lukaku che poi è stato murato).
Alla Roma è costato… zero euro. Era stato segnalato da Joao Marangon, il fratello di Doni, a De Sanctis e Lo Schiavo che l’hanno visionato in video e poi dal vivo prima di tesserarlo più di due anni fa. Da lì però ha fatto tutta la trafila nelle giovanili giallorosse.
Infatti ha giocato prima con l’Under 17, poi l’Under 18 e infine con la Primavera, diventando un titolare fisso. Continuando così sulla corsia di destra ma anche in zona più avanzata può diventare un’opzione in più nell’era De Rossi. Ad alcuni Joao Costa ricorda Douglas Costa, ex Juventus e Bayern Monaco.
Pisilli dai primi allenamenti è entrato nel cuore di De Rossi che per lui non ha usato parole banali: “Mi ha impressionato vedendolo dal vivo. Non lo conoscevo”. Pisilli è finito sotto l’ala protettrice dell’ex capitano. Contro l’Al Shabab tanti spunti interessanti per il centrocampista e in particolare quando è partito in slalom gigante il a metà campo. Al momento della sostituzione De Rossi l’ha fermato, gli ha spiegato alcuni movimenti gesticolando. E’ stata una bella scena. Una sorta dilezione privata a fin di bene per accelerarne la crescita.
FONTE: Il Corriere dello Sport – L. Scalia