Cambiare rotta per uno che guida gli aerei se proprio non è all’ordine del giorno certamente non è un’operazione avventata o insolita. A volte si cambia rotta anche repentinamente per esigenze di forza maggiore, per risolvere un problema e per prendere la direzione che si ritiene più funzionale. C’è tutto questo, oltre che dietro un pilota, anche dietro un imprenditore di successo.
Così Dan Friedkin, che ha entrambe le divise, sta sistemando la Roma. Che a suo dire non funzionava come avrebbe dovuto. (…) All’addio di Tiago Pinto, già concordato da tempo ma improvviso nelle modalità, non è però seguito dopo poche ore il comunicato relativo al successore. «Il processo di individuazione del nuovo direttore sportivo è in corso e saremo lieti di poterlo annunciare nelle prossime settimane», leggemmo il 4 gennaio. Già, «direttore sportivo» e non general manager: Pinto si “sdoppiava”, ora arriveranno una o due figure distinte? Friedkin studia.
Lungo più delle abitudini, quindi, il casting sul ds, complice forse anche il repentino cambio di guida tecnica tra Mourinho e De Rossi che ha occupato spazio e tempo a Trigoria e Viale Tolstoj. Lunga la lista di nomi papabili, ben poche le certezze. Una è che contatti con l’attuale uomo mercato del Monza, François Modesto, ci sono stati. (…) A sponsorizzarlo Lina Souloukou (ulteriore elemento che placherebbe gli spifferi relativi a una sua uscita), che ci ha lavorato a stretto contatto all’Olympiacos.
Per una donna più salda nel suo ruolo, un’altra che, anche se lato gruppo e non AS Roma, invece è segnalata come distante, se non già fuori, dai radar di Dan: la fidata Danielle Silvester, altra sorpresa. Manager inglese, punto di riferimento a Trigoria per mesi della proprietà, considerata intoccabile, che di recente non viaggia più col presidente e non si vede più al Bernardini.
Lo scossone dev’essere recente, cronologicamente subito dopo l’esonero di Mourinho. (…) Chi è vicino a Dan e Ryan, però, li descrive ancora estremamente determinati a mantenere la promessa di risvegliare il gigante, cosa non completamente riuscita con il ciclo Mourinho. (…)
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FONTE: Il Romanista – G. Fasan