Doppia coppia di grandi attaccanti stasera all’Olimpico, Dybala–Lukaku contro Thuram-Lautaro, e doppio intreccio di sentimenti, di mercato, di porte girevoli. Libero dal contratto con la Juve, nel 2022 Dybala sarebbe dovuto andare all’Inter e invece no, firmò per la Roma, perché Marotta e Ausilio decisero di riprendersi Romelu Lukaku dal Chelsea. Un anno dopo Lukaku ha avuto un tormentato flirt con la Juve, ha spezzato il cuore dell’Inter e si è sistemato alla Roma, in attesa di passare forse all’incasso in Arabia. Se guardiamo ai gol nudi e crudi di questa stagione, il divario è netto: Lautaro e Thuram ne assommano 32 in tutte le competizioni, Lukaku e Dybala si fermano a 24.
Gli interisti sono stati in campo nello stesso momento per 1.785 minuti contro i 1.329 dei due romanisti, minore minutaggio su cui hanno inciso le fermate di Dybala per infortunio. Interessante il dato sulla reciprocità di coppia. Agli atti risultano tre assist di Dybala per Lukaku e uno di Lukaku per Dybala. Nel tandem interista, Thuram per 6 volte ha offerto a Lautaro la palla di una rete, mentre Martinez non si è ancora sdebitato. Dybala e Lukaku formano una coppia classica, mescolano il genio del numero 10 e la potenza del numero 9. Sulla carta siamo nei dintorni nella perfezione, difficile combinare meglio due attaccanti. Nella pratica non tutto è filato liscio. Un po’ per gli infortuni e un po’ perché José Mourinho ha confidato troppo nei due senza preoccuparsi del contorno.
Attorno ai grandi giocatori va costruito un gioco. De Rossi, nelle tre partite vinte contro Verona, Salernitana e Cagliari, ha corretto la rotta, la palla circola meglio e più rasoterra. È curioso come nella coppia interista le caratteristiche siano rovesciate rispetto ai ruoli. Nel centravanti Lautaro si condensano tecnica e destrezza. Nella seconda punta Thuram si concentrano forza e corsa. De Rossi dovrebbe affidarsi a due terzini spingenti come Karsdorp a destra e Angeliño a sinistra, il controllo di Lautaro e Thuram ricadrà sui due centrali, Mancini e Llorente. Mancini dovrà fare attenzione, moderarsi nelle entrate per evitare un’ammonizione precoce. Sull’altro versante il talento di Dybala dovrebbe “scaricarsi” su Bastoni perché l’argentino è solito partire da destra per rientrare sul mancino. Lì potrebbe crearsi un punto di fragilità e rottura. Acerbi dovrà appiccicarsi a Lukaku.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. Vernazza