Al termine del match contro il Frosinone, l’allenatore della Roma, Daniele De Rossi, ha rilasciato alcune dichiarazioni al riguardo:
DAZN Quanto pesa vincere dopo quel primo tempo? “Pesa assolutamente, è importantissimo. Primo tempo brutto, era nervoso e non mi è piaciuto. Huijsen poi è stato ammonito, quindi ero doppiamente nervoso. Tenere in campo un 2005 ammonito con lo stadio che lo fischia era un pericolo troppo grande, non me la sono sentita di lasciarlo in campo. Mai sofferto così tanto come stasera, conosco l’allenatore e sapevo che il Frosinone avrebbe giocato forte, ma non possono mangiarci così nel primo tempo”.
Cosa ha detto a Huijsen dopo la sostituzione? “Il dito sulla bocca è una scemenza, impererà. Io in campo di cavolate ne ho fatte, non posso fargli la morale ma posso dirgli che gli è costato 45 minuti di una partita di Serie A e ci ha costretto a fare un cambio. Non è un gesto gravissimo, ma la prossima volta non lo farà più”.
Quando la squadra ha il pallone tra i piedi sa cosa fare, mente nel primo tempo è rimasta a guardare… “Verissimo. Nel primo tempo ho fatto un po’ di casino io, ho cambiato le caratteristiche del calciatore sotto la punta. Oggi ho messo un giocatore più offensivo come Azmoun, secondo me si possono rifare ma vanno provate e invece avevamo un solo giorno a disposizione. Ho sbagliato, ma è esperienza. Questa squadra può fare quel secondo tempo tutte le partite”.
La Roma ha un nuovo portiere titolare? “Ho due portieri eccezionali. Voglio che ci sia chiarezza su primo e secondo portiere, adesso penso che sia giusto dare spazio a Svilar. È giovane ed è un valore per la società, ho grandissima fiducia in lui e ce l’avremo anche se dovesse abbassare il rendimento”.
Il cambio di Lukaku? “Tattico, non mi piaceva la coppia Azmoun–Lukaku. Inoltre Romelu ha giocato mille partite, abbiamo bisogno di averlo fresco. A me Azmoun nel brutto primo tempo che abbiamo fatto mi stava piacendo maggiormente rispetto a Lukaku, quindi l’ho tenuto in campo. Non è una bocciatura per Lukaku, era difficilissimo per lui giocare. Avrei dovuto fare 11 cambi dopo il primo tempo, ma quando giocano male tutti la responsabilità è dell’allenatore”.
Azmoun ha fatto un gioco diverso rispetto a Lukaku… “È una specie di trequartista prestato all’attacco, sa giocare bene tra le linee. Avrei voluto far giocare Aouar, ma ho visto bene Azmoun in allenamento e quindi ho optato per lui. Per trovare gli automatismi e giocare con due attaccanti ci vuole più tempo e non un solo allenamento. Azmoun mi è piaciuto. Nel secondo tempo il Frosinone è calato, non poteva tenere quel ritmo”.
Il ritorno con il Feyenoord? “Sono felice di essere qui e vivere queste prime piccole volte. Oggi ero emozionato perché era la prima volta che giocavo in trasferta da allenatore con il settore ospiti pieno, queste cose mi emozionano sempre. Queste serate mi fanno sentire vivo, finché durerà darò il 100% per farle diventare serate vincenti”.
CONFERENZA STAMPA Come nasce l’idea di questo modulo del primo tempo?
“Palese che non è stata una buonissima idea, volevo giocare come sempre. Poi ho visto bene Azmoun, un attaccante atipico, ma ho fatto casino io. Non era il momento di cambiare, è tutta esperienza. Un solo giorno, mezzi acciaccati, non era il momento. Menomale che siamo forti e la vinciamo. Sono andati male tutti, tranne Svilar. La responsabilità è mia, l’ho dempre detto anche quando giocavo”.
Svilar e Huijsen? “Sono due giocatore su cui scommetterei per il futuro, gli do fiducia perché non mi interessa l’età e continuerò. MIle ha dimostrato di essere in stato di grazia. Il primo tempo ce lo ha salvato, avrà lo spazio che merita. Dean è giovanissimo, ma è capace di fare quel che ha fatto nel gol, ma non deve essere soft, se mettesse la giusta intensità diventerà un top. La sostituzione è perché non mi sentivo di tenerlo in campo con quella situazione con il pubblico. L’esultanza? Una scemenza, ma non grave”.
Bove? “Edo è importante per noi, ci serve sempre. Oggi ho scelto di andare con altri due centrocampisti. Il Frosinone ha giocato meglio di noi nella prima frazione, l’ha preparata bene Di Fra. Non credo potesse fare la differenza un giocatore solo”.
Smalling? “L’ho visto bene oggi, negli allenamenti, ma andiamoci con i piedi di piombo. Sono contento degli altri difensori, quindi possiamo andarci cauti. Non sappiamo come reagirà a 90 minuti interi, andiamoci piano concordando tutto insieme a lui e allo staff medico”.
Angelino? “Mi piace tanto, come ragazzo e calciatore. È da Roma, può stare in tute le squadre del mondo. Si sta integrando benissimo, vorrei fargli spingere ancor di più, non giocava da tanto e lo dobbiamo gestire. Bloccato dietro ci aiuta a uscire con la palla, ma perdiamo una soluzione davanti”.
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“Due tempi così diversi non possono andare bene, il primo tempo è stata una roba brutta. Nessuno ci aveva messo in difficoltà come il Frosinone dal punto di vista del gioco, altre squadre ci hanno messo un po’ alle corde in certi momenti con alcune pallonate lunghe, spizzate, seconde palle. Ma loro ci hanno mangiato sulla pressione, sulle seconde palle, dal punto di vista delle trame difensive e offensive, le geometrie…hanno giocato meglio e non meritavano di andare sotto. Poi nel secondo tempo la squadra ha reagito bene, ha fatto una buona ripresa ed era inevitabile che giocasse meglio del primo tempo. Forse quando cambi un po’ la formazione e metti due attaccanti un po’ più di peso devi avere qualche giorno in più per provarla. La prossima volta forse un cambiamento su una cosa che stava andando abbastanza bene, che è quello che abbiamo fatto nel secondo tempo, lo faremo quando avremo un po’ più di tempo per provarlo”.
Baldanzi dal primo minuto, la continuità di Svilar, Azmoun dal primo minuto, torna Smalling: tutte indicazioni interessanti… “Sì, poi le analizzi tutte quante con una vittoria quindi tutto sembra rose e fiori. Ma, oltre a queste indicazioni, devo analizzare la prestazione anche nel primo tempo perché non sempre ti dice bene e non sempre un portiere fa quelle parate”.
Per l’Europa servirà una grande Roma e l’appoggio della gente, lo abbiamo visto anche oggi… “La distanza con Roma era quella che era quindi sono venuti in tantissimi, ma ci hanno abituato a venire in tanti un po’ ovunque in tutto il mondo. Me li ricordo a Tromsø, quindi figuriamoci se non riempiranno lo stadio giovedì. Io spero che sia un Olimpico che faccia le fiamme perché abbiamo bisogno di loro, sarà una bella serata ed è nelle nostre potenzialità poter passare il turno”.
FONTE: DAZN – Redazione Tuttoasroma – Roma TV