La risposta è lui: Paulo Dybala. Con tre punti esclamativi, come quelli conquistati col Toro, e solo uno interrogativo. Se la domanda della vigilia era: “Riuscirà a superare gli infortuni e prendere per mano la Roma?”, l’argentino ha replicato col suo primo tris in giallorosso. Ma se l’interrogativo del giorno dopo, tra i tifosi felici ma inquieti, è stato anche “Sarà ancora nostro?”, la Joya al riguardo si era espresso già lunedì con una frase a suo modo sibillina, “Quel che succederà in futuro non lo so…”, che ha inevitabilmente riaperto un piccolo squarcio d’incertezza su ciò che accadrà a fine stagione.
Nemmeno il sudamericano, probabilmente, conosce i piani della società: forse avrebbe pure gradito negli ultimi tempi una proposta di rinnovo di quel suo contratto che scade nel 2025. Ma come ha già lasciato intendere la Ceo, Lina Souloukou, ogni decisione – rinnovi compresi – spetterà al nuovo d.s.
I segnali emersi col nuovo anno lasciano intravedere un progetto condiviso. D’accordo col club, per dire, l’argentino aveva deciso ad inizio 2024 di non sfruttare la clausola (scaduta il 15 gennaio) del suo contratto, in forza della quale avrebbe potuto lasciare Roma.
Destinazione Arabia Saudita, da dove erano arrivate due offerte da 12 milioni di euro, cifra indicata dall’accordo per obbligare la società a liberarlo in caso di proposte dall’estero. Una “dichiarazione d’amore”, quella della Joya, peraltro manifestata durante giorni di sconfitte e malumori, durante i quali sarebbe stato facile pensarsi altrove.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. D’Urso