Sono passati quasi 88 anni da quel 28 giugno 1936, giorno in cui la Roma otteneva la sua prima vittoria internazionale con una goleada, travolgendo 5-1 il Rapid Vienna a Campo Testaccio. Quattro reti di scarto, proprio come giovedì contro il Brighton, che ribaltarono il ko per 3-1 rimediato in Austria all’andata. (…)
Da allora Sono passate quasi 9 decadi e – tra il Rapid e il Brighton – sono arrivate altre 22 vittorie europee con 4 o più gol di scarto. Quella rifilata a De Zerbi è infatti la 24esima nella storia romanista tra Coppa dell’Europa Centrale, Coppa delle Fiere, Coppa UEFA/Europa League, Coppa delle Coppe e Coppa dei Campioni/Champions League.
La vittoria più clamorosa è il 10-1 rifilato ai turchi dell’Altay Izmir il 7 novembre 1962, nel ritorno dei sedicesimi di finale di Coppa delle Fiere. Competizione che la Roma aveva vinto giusto un anno prima, dopo aver battuto nel replay della semifinale gli scozzesi dell’Hibernian con un tennistico 6-0 (poker di Manfredini e reti di Menichelli e Selmosson).
Ribattezzata Coppa UEFA a partire dal 1971, la competizione vede più di una larga affermazione da parte dei giallorossi: ad esempio il 5-0 con cui la squadra allenata da Ottavio Bianchi liquida il Bordeaux nell’andata degli ottavi il 28 novembre 1990, o i 7-0 rifilati tra il 1999 e il 2000 al Vitoria Setubal e al Nova Gorica. Non mancano gol a raffica in Champions League: il 4-0 allo Shakhtar Donetsk del 12 settembre 2006 vede tra i marcatori anche De Rossi; l’attuale allenatore è in campo anche nel 5-1 al CSKA Mosca del 17 settembre 2014.
I successi più netti sono arrivati tutti in casa, con due sole eccezioni: il 7-1 a Gand del 7 agosto 2009, nei preliminari di Europa League, e il 4-0 rifilato al Villarreal nell’andata dei sedicesimi sempre di EL, il 16 febbraio 2017 (tripletta di Dzeko e gran gol di Emerson Palmieri). Proprio il 4-0 è il risultato più frequente nelle goleade europee giallorosse: quello al Brighton è il dodicesimo, il quarto nelle ultime tre stagioni. Oltre agli inglesi, lo hanno subito anche Zorya Luhansk, Bodø/Glimt e Servette.
FONTE: Il Romanista – L. Latini