Spesso i dubbi più grandi che aleggiavano nell’ambiente giallorosso, erano legati alla mancanza di seconde linee in grado di poter colmare il vuoto lasciato da qualche titolare, ma ora la coperta è lunga e soprattutto di qualità. De Rossi può contare sull’intero organico e la gara di ritorno all’Amex Stadium contro il Brighton ne è stata la principale dimostrazione. In terra inglese è scesa in campo una Roma priva dei suoi pezzi più pregiati: Romelu Lukaku è rimasto nella Capitale per un problema all’anca, Paulo Dybala e Stephan El Shaarawy erano pronti ma avevano bisogno di recuperare energie e fiato, anche Paredes ha vissuto l’atmosfera della Premier dalla panchina a causa della diffida che grava sulle sue spalle (fino al termine dei quarti di finale).
Forte del 4-0 della partita di andata all’Olimpico, DDR ha scelto di effettuare un ampio turnover in terra inglese e di cambiare ben 7 interpreti rispetto alla scorsa sfida di campionato contro la Fiorentina. Da Firenze a Brighton, due esami importanti per una Roma a due volti, o meglio a due formazioni, da cui però De Rossi è riuscito a tirare fuori soluzioni molto interessanti, ma soprattutto risposte positive.
Con Big Rom fermo ai box, in terra inglese Sardar Azmoun ha avuto il compito di agire nel reparto offensivo come punta centrale e in più occasioni ha messo in difficoltà la retroguardia di De Zerbi. Al 23esimo aveva trovato un gol fantastico con una rovesciata da copertina su tutti i quotidiani, ma la rete è stata annullata da Zwayer per un presunto fallo (inesistente) su Van Hecke che ha provato ad intervenire di testa. All’iraniano è stata levata la gioia del gol, ma non quella di una prestazione superlativa e di grande sacrificio anche in fase di non possesso. (…)
Nella giornata di ieri il club ha voluto omaggiare l’iraniano sul proprio canale ufficiale Instagram, con una serie di foto che lo ritraggono in azione durante alcune gare, ma non solo. Oltre alle grandi qualità tecniche da calciatore, Azmoun è amato dallo spogliatoio anche grazie al suo carattere molto socievole ed empatico: spesso è oggetto di siparietti divertenti sui social insieme ai suoi compagni e all’interno di uno gruppo questo fattore è fondamentale.
Insieme al centravanti iraniano anche le altre seconde linee stanno crescendo sempre di più. Contro il Brighton Celik ha fornito un’altra prestazione convincente, a conferma del suo stato di forma e forse sta vivendo il suo miglior momento con la maglia giallorossa. In una partita in cui bisognava stringere i denti e difendere il risultato, De Rossi ha scelto di schierare Bove dal primo minuto e la risposta che il tecnico ha ricevuto è più che positiva: corsa, sacrificio, polmoni d’acciaio, ma soprattutto tanta personalità per il piccolo ma già esperto centrocampista che in molti etichettano proprio come l’erede di DDR. (…)
FONTE: Il Romanista – I. Mirabella