Oggi la nazionale italiana si è radunata a Roma in vista della tournée dell’Italia negli USA, in programma ci sono due amichevoli: il 21 marzo contro il Venezuela e il 24 marzo contro l’Ecuador. Il tecnico Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa e si è soffermato anche sul capitano giallorosso, sulla non convocazione di Cristante e sull’operato di De Rossi. Queste le sue parole:
Sul ritorno di Pellegrini… “Pellegrini è uno di quelli che abbiamo atteso tantissimo. Non l’ho mai avuto a disposizione. È di alto livello, è un calciatore forte che sa fare più cose, anche metri in quantità durante la partita. Non so che cosa verrà fuori da qui a giugno, ma ci contiamo. Ha avuto dei problemi, li ha sistemati e si trova a suo agio per la qualità che vuole De Rossi“.
Sulla mancata convocazione di Cristante… “Cristante aveva bisogno di fare delle cure intense alla schiena, è tanto che aspetta un momento per farlo, non andiamo a distruggere i calciatori ai club. Lui ha iniziato questa cura ora, altrimenti sarebbe stato tra i convocati. Abbiamo deciso di aspettare. Noi vogliamo collaborare con i club per questo”.
Sull’operato di Daniele De Rossi… “Può migliorare gli italiani? Ma certo. Daniele è stato bravissimo. In alcuni momenti in panchina mi sembra un po’ Carletto Mazzone a vederlo quando esprime questo suo essere un po’ calciatore e questa sapienza nell’essere allenatore. Ha fatto un lavoro eccezionale, non era facile in così poco tempo dare una nuova mentalità, che non era sbagliata e i risultati di prima lo testimoniano. Vedere Paredes che va a fare il centrale basso per costruire, le due punte esterne che a volte sono aperte e altre vengono dentro, gli esterni che vanno avanti e indietro sono cose bellissime per chi ama il calcio e vuole scoprire cose nuove. Voglio molto bene a Daniele. A volte in passato ci siamo sentiti, gli ho augurato sempre il meglio. Mancini non la gioca solo lunga, ma gioca dentro. Costruisce e si inserisce, me lo ritrovo dentro l’area di rigore avversaria. Acerbi, Bastoni e Calafiori sono forti in questo, è la nuova qualità dei difensori che sanno fare sovraccarico sulla trequarti per sviluppare meglio il gioco”.
FONTE: Redazione Tuttoasroma