La maledetta domenica che ha vissuto la Roma ora sembra solo un lontano ricordo e le notizie che sono arrivate nelle ultime ore dall’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine fanno tirare un sospiro di sollievo a tutto il popolo giallorosso, ai compagni di squadra e all’intero mondo del calcio. Evan Ndicka nel tardo pomeriggio di ieri è stato dimesso dalla struttura ospedaliera e ha fatto rientro nella Capitale, dove in queste ore sosterrà ulteriori controlli prima di avere il “via libera” per poter tornare nuovamente in campo insieme al resto della squadra.
Alle 19.27 di due giorni fa, il tempo si era improvvisamente fermato: l’ivoriano si era accasciato a terra toccandosi il petto, le mani dei calciatori e dell’arbitro Pairetto avevano iniziato a volteggiare in aria per richiamare l’attenzione dello staff medico giallorosso e per richiedere l’immediato intervento dei medici presenti all’impianto friulano; poi l’uscita in barella con il pollice del calciatore rivolto verso l’alto, la corsa negli spogliatoi di Daniele De Rossi e di Gianluca Mancini, mentre tutti i tifosi presenti allo stadio erano caduti in un religioso silenzio.
Anche i calciatori della Roma avevano abbandonato mentalmente il campo e, dopo un lungo colloquio tra DDR, il direttore di gara e Cioffi (tecnico dell’Udinese), era arrivata la decisione di sospendere la gara. Negli spogliatoi i medici hanno subito effettuato un elettrocardiogramma che ha evidenziato un dolore precordiale e alterazioni aspecifiche, l’esito ha allertato lo staff sanitario che ha deciso di portarlo immediatamente presso la struttura ospedaliera di Udine, poi i compagni e tutti i dirigenti della Roma lo hanno raggiunto.
Nella giornata di ieri sono stati effettuati ulteriori controlli cardiologici di primo e secondo livello e per la fortuna di Evan e di tutti hanno dato esito negativo per patologia cardiaca, scongiurando definitivamente che sia stato un infarto. Gli ultimi esami che ha effettuato hanno dato un quadro clinico completo: Ndicka ha subito un trauma toracico con minimo pneumotorace sinistro.
Un caso che si verifica quando a seguito di un colpo subito (trauma) tra il polmone e la parete toracica si accumula aria, che provoca il collasso parziale o totale del polmone. Per alcuni attimi si è pensato al peggio, ma per fortuna la paura è passata ed Evan ora è pronto a tornare a combattere insieme ai suoi compagni.
Oltre alla vicinanza di tutti i compagni di squadra, Hassane Kamara – difensore dell’Udinese – è stato vicino al suo connazionale, rimanendo in ospedale insieme a lui fino alla tarda notte di domenica, prima di fargli nuovamente visita anche ieri. All’uscita del Santa Maria della Misericordia ha commentato: «Sta bene, siamo tanto amici», parole che hanno ulteriormente fatto tirare un sospiro di sollievo a tutti. (…)
FONTE: Il Romanista – I. Mirabella