Un altro autogol. Dopo Budapest, Leverkusen. Come fosse una maledizione. Gianluca Mancini condanna ancora una volta la Roma, che pareggia 2-2 alla BayArena e viene eliminata dall’Europa League. A Dublino vola il Leverkusen. Forse immeritatamente. Ma in finale ci vanno i tedeschi. Grazie ad un gol degli avversari.
Perché il protagonista in negativo è ancora una volta il difensore giallorosso. L’uomo delle autoreti europee. Purtroppo. Un anno fa contro il Siviglia in finale, segnando il gol del pareggio.
Ieri sera con un altra rete nella propria porta. Dopo una partita perfetta. Perché se l’immagine che rimarrà impressa nella testa dei tifosi giallorossi è quella delle lacrime di Mancini, anche l’uscita a vuoto di Svilar non verrà dimenticata facilmente.
Una punizione immensa per la squadra e per i due protagonisti. Perché la Roma aveva condotto una partita coraggiosa e gagliarda. Poi il sogno svanisce. I segnali premonitori si cancellano. E la sfortuna arriva tutta insieme, punendo i due migliori in campo. Un sogno durato appena sedici minuti.
FONTE: La Repubblica – M. Juric