Gian Piero Gasperini, Djimsiti e De Keteleare, al termine del match contro la Roma, hanno rilasciato alcune dichiarazioni:
GASPERINI DAZN L’Atalanta ha imparato tanto questa sera in vista delle finali, con tanti tiri in porta ma avete rischiato… “Non lo so se abbiamo imparato. Abbiamo avuto tante situazioni da gol ma non abbiamo avuto la mira precisa, altrimenti avremmo chiuso la gara prima senza soffrire. Nel finale abbiamo avuto occasioni clamorose, la gara è rimasta aperta fino all’ultimo. Già nel primo tempo, nella ripresa abbiamo tirato fuori queste situazioni, non vincere questa gara ci avrebbe creato tanti problemi”.
L’impatto di Hien? Perché quei cambi al 57’ con i giocatori che stavano giocando meglio? “Stavano giocando bene, qualcuno come Scamacca era affaticato. Con un po’ di freschezza poteva chiuderla. Noi mercoledì abbiamo una partita, forse te lo sei scordato. Ho tolto Ruggeri anche. Giovedì abbiamo giocato una partita simile a questa, prima abbiamo giocato a Salerno. Avrei fatto anche cinque cambi. L’unico timore era l’infortunio che poi non potevi sostituire”.
Hai visto la partita della Juve con la Salernitana? “Ho visto poco. Ho visto solo il risultato praticamente”.
Arrivate di grande slancio per le prossime partite e nella finale di Coppa Italia? “Noi ci arriviamo molto bene, è difficile sempre dire quando giochi ogni tre giorni. Abbiamo fatto tre partite in 7 giorni e sarà la quarta in dieci: è dal 27 di febbraio che giochiamo tre partite a settimana. Quelli che giocano sono 15-16, dobbiamo sperare nel recupero di Kolasinac, con la Juve non è sicuro. Se siamo tutti riusciamo a reggere anche questi ritmi, non è facile. In passato non era così. Noi arriviamo a questa finale di Coppa Italia con entusiasmo”.
Quale è il segreto di De Keataere? “Sapevamo che sapesse giocare, altrimenti il Milan non faceva quell’investimento. Qui il merito è suo, quando lui sta bene è così. Ha bisogno di avere una buona condizione, lui è intelligente, ha fisicità, ha margini importanti. Quando ci sono partite meno fisiche emerge in modo strepitoso”.
Abbiamo fatto una top 11 dell’Atalanta nel corso del pre partita. Sportiello; Bastoni, Romero, Toloi; Hateboer, de Roon, Koopmeiners, Gosens; Ilicic, Gomez, Zapata: è giusto che ci siano pochi giocatori della squadra di oggi? “Forse perché tanti stanno ancora giocando e avete visto quelli del passato. Guarda questa sera nella Roma: Cristante, Mancini, Spinazzola. Ce ne sono tanti. Però è un grande segnale, gli anni passati sono stati tanti. Ricordiamo anche Freueler del Bologna”.
Quanto finirebbe l’Atalanta del 2020 contro questa di oggi? “Difficile, sono due squadre diverse anche se nell’impostazione e nella mentalità sono simili. Ilicic e Gomez in quella squadra erano una spanna tecnicamente, in questa è omogenea la tecnica. Ci sono altri valori come la fisicità. Non sono il più adatto a fare confronti, sono affezionato a tutti i giocatori”.
CONFERENZA STAMPA “Il finale è stato un po’ così, poi poteva nascere qualunque cosa, poi abbiamo tenuto e abbiamo avuto altre occasioni. Ma in questo modo il risultato è rimasto aperto fino alla fine”.
Come si spiega una superiorità così ampia? “Questa sera è andata così, con la Roma ci sono state sempre partite equilibrate, difficili. Questa sera avevamo la volontà di dare una spallata a questo campionato: non è chiuso, non abbiamo fatto calcoli, si giocava per un risultato solo. Siamo entrati con una determinazione davvero forte”.
Il cambio di Scamacca? “Lo avrei tenuto anche di più, ma mi sembrava abbastanza affaticato, mi serviva freschezza lì davanti”.
Questa serata cosa le racconta? “A mercoledì metteremo la testa domani, abbiamo speso davvero tanto. Siamo andati un po’ oltre a quella che poteva essere la partita. In questo momento non ci spaventa, abbiamo ottime capacità di recupero. Giovedì abbiamo giocato col Marsiglia, oggi con la Roma, in sette giorni abbiamo fatto tre partite. Dal 27 di febbraio stiamo giocando su questi ritmi, stiamo cercando di chiudere in fretta così l’ultima con la Fiorentina la regaliamo, così chiudiamo ogni polemica”.
Scamacca è entrato in ogni azione dell’Atalanta… “Non è stata la miglior prestazione con l’Atalanta, si è inserito poco. Anche sul piano fisico è anche un po’ affaticato, purtroppo mercoledì non ci sarà, non voglio nemmeno pensare come è stato tolto da questa finale. Togliere giocatori migliori con una semplice ammonizione in Europa non succede”.
Cosa voleva dire a De Rossi? “Cosa volevo dire a De Rossi? Una cosa personale mia, ho una stima enorme. Nell’ultima partita che ha giocato da calciatore qui a Bergamo mi ha detto di volere diventare allenatore e se poteva venire a vedere qualche allenamento. Purtroppo non si è verificata questa condizione, ma lo spero fortemente, lo ammiro molto, ma anche per quello che ha fatto alla Roma. Ha rimesso il calcio a Roma davanti a tutto il resto. Di questo lo ringrazio, Roma è una piazza stupenda che però il calcio era diventato secondario. La Roma ha fatto delle partite molto bene, è sempre stata una squadra che giocava molto bene. Spero tanto che riesca a riportare questo tipo di pensiero, lo può fare soltanto lui che è giallorosso dentro”.
SKY Tre vittore in una settimana, questa sera scatto decisivo per la Champions… “Direi di sì, mancano ancora tre punti per la matematica. Abbiamo tre partite da giocare, vincere questa sera ci avrebbe dato un bel vantaggio e ci mette nella condizione di affrontare in condizioni di affrontare al meglio le prossime finali”.
Incredibile che sia stata in bilico fino alla fine… “È il rammarico di questa sera, abbiamo dovuto soffrire fino alla fine. Anzi più che soffrire il risultato è rimasto in bilico. Abbiamo avuto un po’ di sfortuna, qualche volta abbiamo sprecato ma abbiamo costruito tanto. Alla fine abbiamo vinto e siamo felici”.
Ti rende più orgoglioso aver migliorato i calciatori o aver portato la squadra a questa condizione psicofisica smagliante? “Non c’è una classifica, sono soddisfatto di entrambe le cose. Fa parte del mio lavoro individuale sui giocatori, è cresciuta anche gente del settore giovanile. Sulla condizione della squadra è più difficile da ottenere, l’energia trovata quest’anno è straordinaria: è merito dello staff e dei ragazzi. Giochiamo sempre con i soliti 15-16 giocatori, dal 27 febbraio giochiamo 3 partite ogni settimana. C’è stata una pausa per le Nazionali e poi abbiamo ripreso. L’abitudine non è solo giocare, ma anche cerebrale. Questa sera sono entrati in campo con ferocia per chiudere relativamente il campionato, mancano 3 punti ma è quasi chiuso. È grande merito del gruppo”.
De Laurentiis ha detto che tanti anni fa ti ha fatto un contratto sul tovagliolo. Hai deciso il tuo futuro? “Era il 2011, poi sono andato all’Inter. Il presidente ha sempre manifestato grande stima nei miei confronti. Non è una novità. In questo momento non ho neanche il tempo, anche se volessi, di pensare al futuro. Penso fortemente a questa stagione, che è già straordinaria, ma non è ancora finito nulla. Ogni partita è veramente decisiva. Ma non abbiamo ancora fatto nulla”.
Per essere competitivo per lo scudetto quanti giocatori servirebbero? “Ci vuole tanta ambizione di fare un salto di qualità come squadra nei primi 4, l’Atalanta ci sta provando grazie alle straordinarie plusvalenze della società ha sempre investito tanto. Ma bisogna non sbagliare mai per una società come la nostra. Poi per vincere lo scudetto devi fare 95 punti. Più che pensare allo scudetto vorrei che l’Atalanta fosse riuscita a cambiare fascia ed entrare nelle prime 4, o 5 quelle che servono, questo sarebbe già uno step”.
DE KATALAERE DAZN Non capivo come facevi a restare così calmo alla fine dalla panchina…
“Non posso cambiare nulla dalla panchina, sto calmo. Ho fiducia nei giocatori”.
Sei arrivato a 13 gol, te lo saresti mai aspettato? “Ho sempre provato a fare il mio, partita dopo partita. Sono cresciuto tanto”.
Ora due finali da giocare. “Questa partita ci ha dato vantaggio per la Champions. Ora due finali, andiamo con la stessa fiducia”.
Il presidente ha detto che intende riscattarti… “Lo ringrazio, il mio focus è sulle ultime partite poi vediamo”.
DJIMSITI SKY SPORT Questo è il momento migliore della stagione? “
Si è visto anche oggi che abbiamo preparato molto bene questa gara, la cosa più importante era non pensare alle finali, perché c’è tempo. Siamo riusciti molto bene, soprattutto nel primo tempo, potevamo fare 3-4 gol con occasioni clamorose. Potevamo chiudere prima con un po’ di precisione davanti”.
Può essere uno scatto per la Champions? “Decisiva non penso, ci sono tre partite da giocare e sono tutte decisive. Giochiamo cinque finali di fila, anche quelle del campionato, prendiamo una gara dopo l’altra. Possiamo vincerle tutte”.
Si può avere un finale così? “La partita di Liverpool fuori casa ci ha dato molta fiducia per arrivare fino in fondo. C’è consapevolezza che possiamo battere tutti se giochi così, secondo me è difficile per gli avversari. Così dev’essere per le ultime cinque”.
FONTE: DAZN / Sky Sport