Questa mattina al Circolo Canottieri Aniene c’è stata la consegna dei premi USSI Roma 2024, riconoscimento riservato alle personalità dello sport che si sono distinti nel corso della stagione. Per la Roma sono stati presenti Daniele De Rossi e Alessandro Spugna.
Premiato anche De Rossi che ha rilasciato anche lui delle dichiarazioni:
La maglia della Roma è una seconda pelle. Il tuo sogno era allenare la Roma, partiamo dalla chiamata dei Friedkin… “Scusate la voce ma il giorno dopo la partita è sempre debole. Non mi hanno telefonato ma hanno mandato un messaggio su Whatsapp e mi è stato comunicato il luogo e l’ora dell’incontro. Sono andato con entusiasmo e con un pizzico di paura. La situazione non era delle più semplici. Siamo alla fine della prima parte di percorso. Sono onorato di aver allenato la mia squadra del cuore, ma siamo all’inizio di tutto il percorso e di quello che andremo a a fare nei prossimi anni sperando sia sempre più positivo”
Hai raccolto un’eredità importante… “Quando le cose vanno meno bene mi trattano com’è giusto che sia. Non ho sostituto Mourinho ma ho continuato il suo lavoro portando le mie idee. Non dobbiamo fare paragoni ma sto cercando di fare il massimo. L’ultimo mese ci lascia l’amaro in bocca perché non abbiamo raggiunto quel sogno che sembrava alla portata. Il giudizio però di questi mesi è positivo. Sto già pensando al futuro. Non è il risultato dell’Atalanta che non ci ha portato in Champions ma i nostri. Eravamo molto lontani quando siamo arrivati. Eravamo partiti in quarta poi mi è mancato qualcosa. Stiamo lavorando ma non iniziamo oggi. Già nelle ultime settimane avevamo iniziato a programmare per riportare la Roma dove è sempre stata. Era superiore a livello di classifica e dobbiamo ritrovare quel piazzamento nelle zone alte”.
Ti augurano la carriera di Capello… “Lui mi ha lanciato quindi mi piacerebbe rilanciare un ragazzo di 18 come ha fatto con me. Ha girato tanto e vinto molto. È in augurio che fa piacere. È la seconda volta che prendo questo premio, sono passati 10 anni. È stata premiata una ragazza del 2007 e mi sento vecchio. Mia figlia è del 2005, questo secondo lavoro mi dà la possibilità di trasformarmi da calciatore vecchio ad allenatore giovane. Ho grande voglia ed entusiasmo. Pensiamo a ripetere la mia carriera da calciatore che è stata di livello altissimo. Difficile rifarla tutta nello stesso club per quanto ci si stufa presto degli allenatori, vorrei arricchirla con trofei, restando sempre alla Roma mi sono privato di qualche trofeo. Con un bel progetto possiamo tornare ad alzare qualche coppa”.
Dybala? “Bisogna sempre essere pronti. Mi dicevano che aveva spesso problemi fisici. Quando sono arrivato è sempre stato il primo ad andare forte in allenamento. Gli abbiamo chiesto di andare a rincorrere qualche giocatore e ha dato grande disponibilità e sono sono soddisfatto del rapporto con lui. Mi tengo stretto tutti i miei giocatori. Adesso non diremo nulla a voi. Però è il momento di fare non di dire. Nel calcio si fanno dei progetti che vengono scombussolati dalle decisioni del calciatore o del procuratore. Dire oggi questo rimane è un boomerang. Dobbiamo essere bravi anche dal punto di vista della comunicazione”.
Il tecnico della Roma Femminile, Alessandro Spugna ha rilasciato qualche dichiarazione nel momento del ritiro del premio:
“Permettetemi di condividere e dedicare il premio a tutte le persone che lavorano con me e che permettono a me e alle ragazze di arrivare a tutto questo. Ci sono tante persone che sembrano invisibili ma non lo sono e sono molto importanti per tutti noi. Quando si vince si esulta sempre. La Coppa Italia non è stata facile, sapevamo che sarebbe stata difficile perché era una finale. Eravamo sotto e abbiamo recuperato un risultato che sembrava impossibile. Poi siamo state brave e abbiamo vinto ai rigori. Ora dobbiamo alzare l’asticella. Siamo ambiziosi e vogliamo essere protagonisti in Italia e anche un po’ in Europa”.
Daniele De Rossi – Photo by Tuttoasroma ©
FONTE: Redazione Tuttoasroma