Per i colpi del futuro servono spazi e risorse. Per questo il lavoro di Ghisolfi, che nel frattempo comincia a sondare varie piste con procuratori e intermediari, dovrà necessariamenteriamente passare per le cessioni. Non più obblighi come nelle scorse estati quando giugno era il mese dedicato alle plusvalenze, ma un alleggerimento di rosa e monte ingaggi che potrà permettere al ds francese di investire in entrata.
Se la rosa giallorossa vedrà diversi elementi salutare senza troppi drammi tra prestiti (Kristensen, Renato Sanches, Azmoun) e fine contratto (Rui Patricio), c’è una lista di calciatori «sacrificabili» per permettere a De Rossi di costruire una squadra a sua immagine e somiglianza, in cima c’è certamente il nome di Abraham, che già un anno fa avrebbe dovuto lasciare la Roma salvo poi infortunarsi in maniera importante.
L’attaccante ex Chelsea, arrivato tre anni fa nella Capitale non rientra nei piani di DDR, seppur rimarrebbe volentieri, ed è tra i pochi ad avere ancora mercato in Premier. Ghisolfi conta di incassare una cifra intorno ai 25. C’è poi la questione legata a Bove, meno protagonista dopo il cambio in panchina e anche lui corteggiato dalla Premier (si era fatto avanti il Leeds nei mesi scorsi). De Rossi dovrà valutare se ritenerlo un elemento importante all’interno della rosa o se provare a virare su altri elementi sacrifricando un prodotto del settore giovanili.
Ai saluti,infine, anche Aouar e tutti i calciatori al rientro dal prestito (Belotti, Kumbulla e Shomurodov), oltre che Gianluca Gombar. L’ormai ex «Director of Academy Operations ha presentato le dimissioni nelle scorse ore.
FONTE: Il Tempo – L. Pes