La porta è chiusa e difficilmente si aprirà nelle prossime settimane a meno che – ça va sans dire – non arrivi la classica offerta indecente. L’Inter neanche dodici mesi fa ha acquistato Davide Frattesi dal Sassuolo in prestito con obbligo di riscatto: 27 milioni dopo i 6 già pagati l’estate scorsa (ci sono poi 5 milioni di bonus, ma bisognerà attendere il bilancio in chiusura il 30 giugno per capire la reale entità di quelli raggiunti).
Di questi 33 milioni, quasi 10 (9,9), andranno alla Roma che nel 2017 aveva inserito fra le clausole della cessione al Sassuolo una percentuale sulla futura rivendita, stabilita al 30%.
E la Roma nelle ultime settimane avrebbe fatto più di un pensierino su Frattesi che fra il 2014 e il 2017, dopo otto anni vissuti nel vivaio della Lazio, aveva giocato nel settore giovanile giallorosso. Il primo a (ri)volere Frattesi a Roma e Daniele De Rossi.
Fra il volere e il fare però ce ne passa e l’Inter oggi non intende assolutamente trattare la partenza di un punto fermo della squadra. Quanto servirebbe ai nerazzurri per far farli traballare? Almeno 45 milioni, che per la Roma significherebbero circa 35, calcolando i 10 che incasserà dal famoso 30%. Difficile che arrivi un assegno del genere dalla capitale.
FONTE: Tuttosport