Tre giorni a Trigoria per organizzare e pianificare le strategie della nuova Roma. Dan Friedkin ha voluto partecipare dal vivo alle numerose riunioni che si sono svolte al Bernardini per programmare le prossime mosse che daranno ufficialmente il via alle danze, al nuovo progetto.
Così nei giorni scorsi il presidente è sbarcato nella capitale e ha vissuto tre giorni non stop all’interno del centro sportivo, sempre insieme alla Ceo Souloukou, al diesse Ghisolfi e a De Rossi: un G4 che è servito prima di tutto per fare un’analisi della stagione che si è da poco conclusa, con ciò che non ha funzionato, sentendo naturalmente il parere dell’allenatore, e ciò che è migliorabile. (…)
Friedkin non ha mai lasciato Trigoria, si è messo a disposizione dei suoi dirigenti per ascoltarli, confrontarsi e naturalmente coordinare la pianificazione della rosa a 360 gradi, affrontando, com’è ovvio, il tema del mercato in entrata e in uscita.
Proprio su questo punto il numero uno giallorosso ha dettato le sue linee e le strategie, chiedendo di voltare pagina rispetto a quelle che sono state le operazioni di mercato delle ultime stagioni. Friedkin è stato chiaro: dalla prossima campagna acquisti vuole giocatori di proprietà, con fame e fortissima motivazione di dare tutto per la Roma, affinché si possano raggiungere gli obiettivi prefissati.
Ecco quindi la linea: calciatori giovani e di qualità, con ampi margini di crescita e che possano diventare eventuali asset in futuro. Basta con i prestiti, basta con gli over 30, basta con le spese folli per gli stipendi. Se bisogna spendere lo si fa per i cartellini. (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport