Spalletti non snaturerà l’Italia. Pressione feroce e palleggio, anche il tentativo di comandare la partita. Servirà qualche accorgimento diverso dal solito per fermare la Spagna. Il ct ha seminato di dubbi (e di guardie intorno al campo) la rifinitura di Iserlohn. Resta l’interrogativo principale da risolvere. Cristante insidia Jorginho o Pellegrini, decisione sul filo. Lucio può confermare in blocco gli undici titolari al debutto di Dortmund o cambiare una pedina davanti alla coppia formata da Bastoni e Calafiori avanzando Barella.
Un passaggio durante la conferenza stampa ha fatto riflettere. “Loro hanno Rodri, lo puoi mettere da qualsiasi parte e fa sempre la differenza, anche come quinto difensore. A Jorginho non puoi chiedere quel lavoro da quinto difensore. Ci vuole scocca, ci vuole fisico, lui è un centrocampista di qualità. Si cerca di mettere dentro tutte queste notizie per tirar fuori una prestazione che si è scelto e si vuole fare”. Sembrava l’identikit preciso di Cristante. Uno schermo davanti alla difesa, terzo centrale aggiunto. C’è anche l’interpretazione opposta. Noi abbiamo Jorginho, vogliamo giocare e conservare la stessa mentalità, non cambieremo.
Spalletti ha parlato a lungo di marcature preventive, di contrasto, degli scatti a ripetizione di Morata. Per nessun difensore è semplice fermare l’ex attaccante della Juve. Un modo per limitarlo ci sarebbe: spegnere i rifornimenti e isolarlo. Cristante può creare un argine nella zona di Pedri. Al Westfalen, in fase di non possesso, l‘Italia era disposta con il 4-1-4-1 e Jorginho si muoveva da vertice basso. In costruzione dialogava con Barella oppure con Calafiori, mediano aggiunto. Questa volta il palleggio potrebbe toccare a due interni dal piede raffinato come Pellegrini e Barella con la protezione di Bryan. L’altra soluzione porterebbe al sacrificio del capitano della Roma formando il tandem Jorginho–Cristante per garantire equilibrio e un quadrilatero più fisico e gli incursori Barella e Frattesi. Ecco l’altra chiave di lettura.
FONTE: Il Corriere dello Sport – E. Patania