Senza soluzione di continuità. Il 31 maggio l’annata romanista si concludeva con l’amichevole in terra australiana contro il Milan, vinta 5 a 2. Tra 16 giorni, invece, si riapriranno i cancelli di Trigoria, per il raduno in vista della stagione 2024/2025. Tante cose sono cambiate e altre ancora cambieranno, ma il tratto comune è uno: Daniele De Rossi.
Il tecnico, che non si è ancora mai fermato in queste settimane, ha convocato per lunedì 8 luglio i giocatori al Bernardini, per il primo giorno di lavoro della preparazione estiva. Una preparazione, quella che si svolgerà tra la Capitale e il ritiro inglese a St. George’s Park ad inizio agosto, su cui De Rossi punta moltissimo, studiata in ogni minimo dettaglio con il preparatore atletico del suo staff Gianni Brignardello. (…)
Nulla deve essere lasciato al caso, perché Daniele sa quanto nei mesi estivi si possano gettare le basi di un’intera stagione, che sarà lunga e ancora più faticosa, vista la nuova formula dell’Europa League che prevede due gare in più nella prima fase. E così DDR si augura di seminare sul campo ciò che poi dovrà raccogliere per tutto l’anno, mentre prova allo stesso tempo, al fianco di Ghisolfi e Souloukou a costruire una rosa competitiva.
L’ex numero 16 partecipa quotidianamente alle riunioni con il gruppo scouting e, senza voler scavalcare nessuno ma per questioni di rapporti e opportunità, gli capita anche di parlare con alcuni procuratori e intermediari, che provano a proporgli soluzioni e calciatori.
«C’è tanto lavoro da fare», ha detto qualche giorno fa Lina Souloukou, in un virgolettato strappato durante un colloquio con il presidente regionale Rocca. La Ceo probabilmente si riferiva a tutt’altro, visto l’interlocutore, ma la verità è che anche sul mercato c’è tanto lavoro da fare e per capirlo basta guardare ai giocatori di prima squadra che, ad oggi, dovrebbero rispondere alla convocazione di DDR l’8 luglio.
Tra contratti o prestiti in scadenza e giocatori impegnati con le rispettive nazionali, De Rossi per il primo giorno di lavoro potrà contare, allo stato attuale delle cose, su 19 elementi, più gli innesti della Primavera. (…)
Insomma, il tecnico di Ostia tra 16 giorni si potrebbe trovare a lavorare con metà della Roma che sarà. Un’eventualità che, per quanto possibile, Ghisolfi vorrebbe evitare. Proprio per questo, dopo aver chiuso la vicenda 30 giugno con le uscite, Florent proverà a regalare a De Rossi uno se non due elementi nuovi, con i quali lavorare fin dal giorno 1.
Daniele, il vero faro per la Roma che verrà, potrà riabbracciare anche alcuni punti fermi come Dybala, complice la mancata chiamata di Scaloni, Ndicka e Svilar. In attesa di tutto il resto. Siamo pronti a ricominciare, tutto il mondo dovrà tremare.
FONTE: Il Romanista – S. Valdarchi