L’emendamento Mulé volto a dare maggiore rappresentatività alla Serie A è stato approvato, conferendo alla Lega di Serie A il diritto di avere un peso maggiore all’interno del consiglio federale.
L’art 1-bis recita infatti: «Nel rispetto degli statuti delle federazioni di riferimento al fine di garantire una adeguata rappresentanza nei sistemi federali di cui al presente articolo, negli sport a squadre composte da atleti professionisti e con meccanismi di mutualità generale previsti dalla legge, le leghe sportive professionistiche hanno diritto a un’equa rappresentanza negli organi direttivi delle federazioni sportive nazionali di riferimento che tenga conto anche del contributo economico apportato al relativo sistema sportivo».
La bozza iniziale prevedeva per la Lega Serie A piena autonomia statutaria, regolamentare, organizzativa e gestionale, il diritto di veto sulle delibere federali che la riguardano e la possibilità di ricorrere direttamente alla giustizia amministrativa contro atti e comportamenti del Coni e delle federazioni. Un emendamento rivisto anche per evitare conflitti con UEFA e FIFA, che ieri avevano ribadito le loro preoccupazioni minacciando sanzioni e l’incompatibilità dell’Italia come Paese ospitante di Euro 2032.
L’emendamento, così com’è passato nella serata di ieri, dopo una giornata di rinvii, dovrebbe salvare la FIGC da eventuali sanzioni internazionali e, sempre secondo la Federcalcio, sarebbe una norma programmatica e non precettiva, dunque che darebbe un’indicazione sulla linea da seguire e non un obbligo, andando comunque incontro a una logica della revisione delle rappresentanze che era già nei piani del presidente Gravina.
FONTE: calcioefinanza.it