(…) Abraham si allena come se niente fosse, anche perché Dovbyk, il suo sostituto, è ancora a Roma in attesa del visto, e perché rimanere in forma e dare il massimo in campo non può che aiutarlo a mettersi subito in mostra nel suo futuro club. Già, ma quale? Il Milan. Forse, o probabilmente. L’affare non è ancora fatto e la Roma sta cercando di lavorare adesso su possibili occasioni da sfruttare, inserendo nell’operazione una contropartita tecnica. Che può essere Saelemaekers, l’esterno sinistro che ha le caratteristiche giuste per il gioco di De Rossi ma che è anche ben visto da Fonseca che non vorrebbe lasciarlo andare.
Ma può essere anche Okafor, attaccante utile sia sulla fascia sia per ricoprire il ruolo di vice centravanti. I due sono i preferiti per una eventuale contropartita. Ed è sotto attenta valutazione pure Calabria che andrebbe a ricoprire un ruolo al momento scoperto. Insomma, la Roma sta studiando la possibilità di inserire una contropartita tecnica nell’affare, anche perché il Milan non ha ancora accettato di sborsare quei 25-30 milioni che Souloukou e Ghisolfi chiedono per l’inglese ex Chelsea.
braham ha trovato già un accordo di massima con il Milan e naturalmente sarebbe ben contento di andare a giocare in un club che disputerà la Champions e che gli permetterà di scendere in campo con regolarità. Si alternerebbe con Morata, Fonseca potrebbe anche decidere di farli giocare insieme in alcuni casi. Insomma, in rossonero – dove gioca il suo migliore amico Tomori con cui ha trascorso come ogni anno le vacanze – sarebbe sicuramente a suo agio. (…)
(…) Chissà che non possa aggiungersi anche un’altra pretendente per l’attaccante ventiseienne. Il brutto e lungo infortunio di Scamacca potrebbe portare l’Atalanta a ragionare anche sulla possibilità di chiedere Abraham alla Roma. Un giocatore che la Dea e Gasperini volevano già nell’agosto del 2021, prima dell’inserimento vincente dei giallorossi.
Per ora resta un’idea, ma che di certo non sorprenderebbe Ghisolfi, anche lui nella contea di Staffordshire ma totalmente focalizzato sul lavoro di questi ultimi 25 giorni di mercato. A frenare i bergamaschi potrebbe essere lo stipendio da 4,5 milioni di Tammy, che al contrario, non sarebbe invece un problema per il Milan. (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi