Poche cose a Roma hanno la sacralità della maglia numero 10 di Francesco Totti. Quando era ancora in attività, per Natale, ne regalava una tiratura limitata a pochi fortunati. Era più di uno status symbol. Era entrare in un circolo esclusivo. Così la richiesta di farla vestire in campo a Paulo Dybala, fatta dai tifosi giallorossi con qualsiasi mezzo radio, social, cori a Trigoria mentre la squadra si allenava certifica l’amore per l’argentino che ha raggiunto livelli record dopo il no all’offerta da 75 milioni di euro arrivata dai sauditi dell’Al Qadsiah.
Quando sembrava tutto fatto e c’era un aereo privato parcheggiato a Ciampino per portare Dybala in Arabia Saudita, è arrivato il grande ribaltone. Molte le figure importanti in questa love story e le prime, parlando di amore, non possono essere che la moglie Oriana e la mamma Alicia. Se Paulo era dubbioso di andare in Arabia Saudita, Oriana era proprio contraria.
I due si sono sposati lo scorso 20 luglio, in Argentina, ma la promessa di matrimonio era arrivata alla fontana di Trevi. Semmai ritornare in Argentina, tra un paio d’anni. Mamma Alicia, come ogni mamma, ha sempre voluto solo la felicità di Paulo, che ha perso il papà quando Dybala aveva 15 anni. I tifosi giallorossi, saputo del no ai sauditi, si sono riversati sotto la casa di Dybala, a Casal Palocco, in festa. Oriana li ha salutati agitando la mano come se avesse appena segnato un gol.
Eppure Dybala, nella mattinata di giovedì, aveva svuotato l’armadietto a Trigoria. Un ruolo nella sua decisione finale l’hanno avuta i suoi compagni di squadra, con le loro facce da funerale al saluto di Paulo, che nello spogliatoio è amato. La connection argentina con Paredes e Soulé, che ha accettato la Roma in estate anche per giocare insieme a Paulo, è stata importante.
FONTE: Il Corriere della Sera – L. Valdiserri