Sembra non avere fine la crisi in cui è entrato da diverso tempo Lorenzo Pellegrini. Come se non bastassero le contestazioni, i fischi e le «colpe» che la tifoseria della Roma gli attribuisce per il rendimento mediocre della squadra, e anche per i continui cambi di allenatori – Mourinho, De Rossi e Juric nell’arco di 9 mesi – ora le cose vanno male anche in Nazionale, che era rimasta la sua isola felice.
Sembra passato un secolo da quando Mourinho, arrivando a Trigoria, disse «se avessi tre Pellegrini li farei giocare tutti». Ma anche da quando, dopo l’addio del portoghese, ha preso in mano la squadra e dato un grosso aiuto a De Rossi. Poi il buio. Oggi a Roma sembra che sia sua la responsabilità di tutto, anche della pioggia e delle buche per le strade.
Il capitano ha il contratto in scadenza il 30 giugno del 2026 e per questo a fine stagione andrà presa una decisione: rinnovare o andare via dalla Roma. Ha abbastanza tempo per convincere tutti che il suo futuro dovrà essere ancora giallorosso.
FONTE: Il Corriere della Sera