Dopo aver incassato i complimenti di Luciano Spalletti, Tommaso Baldanzi torna a Trigoria più consapevole dei suoi mezzi. Il ct della Nazionale era a Trieste a guardare gli azzurrini contro l’Irlanda (1-1). Ha potuto assistere dal vivo alla buona prestazione dell’ex Empoli e al rigore che è riuscito a conquistare verso la fine del primo tempo poi fallito da Gnonto.
Spalletti, a fine match, parlando dei prospetti in campo, ha incoronato proprio l’attaccante della Roma: “Ci sono diversi calciatori importanti che hanno la possibilità di fare parte del nostro gruppo. Ce ne sono molti bravi e uno è sicuramente Baldanzi. Per quello che ha fatto vedere è uno dei più pronti per la Nazionale maggiore”. Parole che gli spianano la strada a un futuro da grande. Magari riuscirà a rientrare tra i convocati per il Mondiale del 2026.
Un traguardo forse troppo lontano e che di certo passa per le buone prestazioni fatte nel club. Ma a prescindere da quello che succederà, i concetti espressi dal ct sono un motivo di incoraggiamento. Baldanzi ha scommesso su se stesso a gennaio scorso trasferendosi dall’Empoli alla Roma. Ha attraversato un periodo critico con l’esonero di Mourinho e l’arrivo di De Rossi. Tanta confusione e incertezza che non hanno giovato alla sua crescita. Solo adesso a Trigoria sta trovando un po’ di equilibrio dopo il secondo cambio d’allenatore nel giro di otto mesi. Il croato lo prende in considerazione, ma non come titolare.
Davanti a lui ha calciatori del calibro di Dybala, Soulé e Pellegrini. È considerato un trequartista e all’occorrenza una mezzala. Da inizio stagione non ha mai giocato titolare in Serie A, mentre due volte sue due è stato scelto in Europa League dal 1′. Piccoli segnali dell’ascesa che potrebbe avvenire nel giro di qualche mese, come da previsioni di Spalletti. L’età è dalla sua parte (21 anni) e anche la volontà di incidere in una club che ha creduto fortemente in lui investendo 10 milioni più 5 di bonus durante il mercato invernale.
È il calciatore in Serie A che è subentrato più volte dalla panchina in questo campionato (7). E da subentrato ha realizzato il primo gol arrivato con la maglia della Roma quest’anno nel 3-0 contro l’Udinese. Mentre un mese prima era arrivato il primo assist della stagione (l’unico fino ad ora) contro l’Empoli. Sarebbe potuto essere decisivo anche contro il Monza se non gli fosse stato negato il rigore dopo il pestone di Kyriakopoulos.
Fallo archiviato dall’arbitro La Penna e al Var Aureliano come normale contrasto di gioco. Per riscattarsi aspetta la partita di domenica con l’Inter, avversario contro il quale Tommaso ha già segnato. È accaduto nella stagione 2022/23 quando era ancora all’Empoli, è stato il gol decisivo che ha dato i tre punti ai toscani. In quell’occasione è partito dalla panchina, come accadrà quasi sicuramente all’Olimpico. Poi, di vittorie contro i nerazzurri non ne sono più arrivate nei successivi tre match che ha giocato (due da titolare e uno da riserva), né con l’Empoli né lo scorso anno con la Roma.
FONTE: Il Messaggero – G. Lengua