Di nuovo con i migliori lì davanti. Dovbyk e Dybala tornano a disposizione «al 100 per cento» (parola di Juric) e tutto lascia presagire che nella sfida alla più forte del campionato tocchi a loro guidare l’attacco romanista. L’ultima volta dall’inizio è stata anche la prima di Juric in panchina ed è andata più che bene: 3-0 all’Udinese, indirizzato proprio dalle reti della doppia D. Stasera l’avversario è di altro (e alto) livello, ma se c’è chi può metterlo in difficoltà si tratta proprio della Joya e dell’ucraino. Dietro di loro una squadra che dovrà fare dell’intensità la linea di condotta per tutta la durata del match.
A partire dalla linea a protezione di Svilar, che accanto ai due inamovibili Mancini e Ndicka dovrebbe essere completata da Angeliño. Lo spagnolo schierato da braccetto può rappresentare l’ago per trasformare – anche in corsa – il reparto, da tre a quattro uomini. Con Celik che nella seconda ipotesi arretrerebbe di qualche metro. Il turco sarà l’esterno destro di una mediana composta presumibilmente dall’esperienza di Cristante e dal dinamismo di Koné (ma la candidatura a una maglia da titolare di Pisilli resta forte).
A sinistra toccherà a Zalewski, anche per il doppio prolungato forfait di El Shaarawy e Saelemaekers, esterni che sarebbero stati molto utili a fronteggiare gli omologhi nerazzurri, senz’altro fra i punti di forza della squadra di Inzaghi. A fare da raccordo fra centrocampo e trequarti toccherà a Pellegrini, che cerca riscatto soprattutto fra la sua gente.
FONTE: Il Romanista – F. Pastore