Alle 20.00, l’allenatore della Roma, Claudio Ranieri, e il difensore giallorosso, Mats Hummels, risponderanno alle domande dei giornalisti nella conferenza pre gara di Tottenham-Roma, quinta giornata di Europa League.
RANIERI Domani è una partita complicata contro un avversario molto forte. Conta di più per la classifica o per il morale? “Non sarà una partita facile e lo sappiamo, il Tottenham nelle ultime 15 partite che ha giocato in Europa ne ha vinte 13 e ne ha pareggiate 2. Stanno in un momento eccellente perché hanno fatto 4 gol al City, ma se vediamo le ultime partite che hanno giocato si hanno perso 2 volte, ma le altre hanno vinto 2 volte appunto con il City, con lo United, con l’Aston Villa. E’ una squadra che macina gioco, ti martella, pressa, vengono sempre in avanti azioni su azioni. E’ quel tipo di calcio che io amo, amo perché dà delle emozioni grandissime ai propri tifosi. L’allenatore sta facendo un lavoro eccellente, meraviglioso, per cui gli faccio veramente i miei complimenti”.
Il fatto che ci fosse Hummels in conferenza stampa è un indizio per la formazione? Con che modulo giocherà? “Innanzitutto è venuto Hummels perché rappresenta un grossissimo giocatore a livello internazionale, non perché giochi o non giochi. Non è pre tattica, domani mattina, parte che devo parlare un po’ con tutti. Li ho lasciati, diciamo, liberi mentalmente e domani mattina parlerò con Hummels, parlerò un po’ con tutti, proprio per capire ancora di più. Ha fatto i primi 45 minuti, vediamo se ha recuperato tutte queste cose qua. Perciò sono sereno sotto questo punto di vista, perché è la prestazione che abbiamo fatto a Napoli. Non mi è dispiaciuto, abbiamo perso. Abbiamo perso per un’indecisione, per una mancanza forse di visione, di traiettoria, no? Perché andavamo sulla palla luna e invece Di Lorenzo è stato bravo a portarsela dentro e lì ci hanno sorpreso. Ma la squadra ha reagito bene, ha lottato fino in fondo, ha cercato il pareggio. E queste per me sono cose importanti, era quello che gli avevo chiesto ai ragazzi. Dico: <<guardate, potete anche giocare male, no? Perché uno non sa prima della partita. Anche se sto bene al 100%, poi non so se giocherò bene>>. Però quello che io chiedo ai ragazzi è dare tutto al 100%. Questa è la prestazione, tu la devi dare. Poi puoi giocare bene o male, ma tu devi uscire dal campo soddisfatto di aver dato tutto. Abbiamo sbagliato, abbiamo sbagliato alcune cose. Sicuramente non mi aspettavo quel tipo di partita, perché avevo detto ai ragazzi, un’azione la fanno loro, un’azione la dobbiamo fare noi. Invece siamo stati un pochettino titubanti, abbiamo sbagliato alcune giocate nel primo tempo, abbiamo sbagliato un pochino troppi passaggi, però la prestazione c’è. Non è che arriva il nuovo allenatore di punto in bianco alla bacchetta e cambia tutto. Io vorrei dire che siamo un po’ come quel malato che sta lì e arriva al dottore e cerca di trovare l’antidoto giusto per far reagire il malato. Il malato sta reagendo, sta reagendo perché li vedo con voglia di fare durante gli allenamenti, durante le nostre sedute tattiche. Per cui io sono moderatamente positivo. Certo non mi aspetto in queste tre partite chissà cosa, per cui i ragazzi lo sanno. Quello che dobbiamo fare è, come ho detto, cominciare a mettere nella nostra mente la voglia di lottare fino all’ultimo secondo”.
Vista la situazione della Roma, questa coppa quanto può essere d’intralcio? Quanto avrebbe voluto evitarla una partita del genere? Dybala come sta? “È di altissimo stimolo, perché io non ho, non è che voglio comparare, capitemi bene, però io non ho avuto partite amichevoli per valutare tutte le opzioni che posso avere. E questa non è una partita amichevole, abbiamo di fronte una squadra che è magnifica, è in testa alla classifica per i gol segnati nel campionato inglese, è prima in classifica per il pressing che ti porta, non ci faranno respirare, e noi dovremmo essere molto scaltri, molto intelligenti ad affrontare questa squadra. Perciò io sono contento, non posso dire, ah ci tengo alla Coppa, io ci tengo a ogni partita, anche quando giochiamo tra di noi, ci tengo. Oggi si è allenato e non soffre di nessun dolorino, per cui anche lui deciderà domani quello che posso fare. Ripeto ancora una volta, una cosa avere di bala è una cosa non avere di bala. Per questo l’ho messo quei pochi minuti, perché ho detto magari puoi inventare un passaggio filtrante, puoi inventare una punizione. Proprio perché non lo volevo mettere, l’ho portato solo perché lui mi ha chiesto di stare con la squadra, perché è un ragazzo molto attaccato ai suoi compagni, alla squadra, a tutto. Se no non l’avrei neanche portato a Napoli. L’ho messo dentro proprio come ultima cosa, proprio dico vediamo se riesce a fare qualcosa. Ma quello che gli ho chiesto, gli ho detto non ti far male perché se no è inutile che ti abbia messo dentro gli ultimi tre minuti”.
La scelta di schierare tanti difensori centrali dal peso specifico è importante, può dipendere anche dal fatto che il Tottenham concede molti gol su calci piazzati? “Mi piace, lei già ha fatto la formazione lì, ha messo già i tre difensori, se non ho contato male. No, no, era una paraculata questa, ride (ndr)… No, abbiamo studiato naturalmente, abbiamo studiato questa squadra, l’ho detto, a me piace, piace come attacca, è veramente una bella macchina che spinge al massimo il suo motore. Ecco, e ho detto anche ai ragazzi, noi dobbiamo essere intelligenti, tatticamente molto furbi, perché come teniamo palla ce la strappano e per cui dobbiamo far viaggiare la palla velocemente”.
La Roma è particolarmente che vicina al suo cuore un’altra squadra che vicina al suo cuore attraverso un momento delicato sta cercando un allenatore avrebbe fatto lo stesso per il Leicester? “Quando mi sono ritirato non pensavo minimamente di poter tornare le due squadre che mi potevano riportare sui campi da calcio, una era la Roma, l’altra era il Cagliari. E mi auguravo di non tornare perché tornare significava che non stavano andando bene queste due squadre. Lester sono convinto, sono sicuro che si riprenderà al più presto perché ha una tifoseria, una dirigenza all’altezza. Barbi ancora lo fa molto bene, segna gol, per cui gli auguro veramente di uscire da questo momento negativo”.
Nel 2016 ha spezzato il cuore dei tifosi del Tottenham, vincendo il campionato con il Leicester, pensa domani di poter ripetere questo? “Me lo sta augurando, io spero di sì”.
HUMMELS Quanto è importante la partita di domani. E quanto è cambiato per voi difensori il passaggio da Juric a Ranieri… “Sì, è una partita molto importante per noi, evidentemente, domani, per cercare di piazzarci tra le prime otto, forse un’ultima spiaggia. Per il resto, appunto, sono punti in palio pesanti per comunque qualificarci per gli spareggi ed è anche una grande occasione per invertire la tendenza. È una partita contro un avversario molto forte e complicato, ma anche una grande occasione per dimostrare che possiamo giocare a un livello decisamente più alto. Le differenze, per me come difensore, appunto con Ranieri giochiamo di più come reparto e meno uomo contro uomo, anche se inevitabilmente anche in qualche circostanza può capitare di giocare uomo contro uomo. Ci sono delle somiglianze, ma quello che conta è che domani faremo bene il nostro dovere”.
Quante volte in carriera ti è capitato un momento simile? Mancini ti aveva elogiato, sta cambiando qualcosa con Ranieri?
“Da quando sono arrivato il gruppo ha sempre lavorato con serietà e al meglio. In carriera mi è capitato di vivere un periodo complicato con il Borussia Dortmund, eravamo ultimi dopo 19 giornate. Puoi solo lavorare duro e crederci sempre. Se faremo così sono sicuro che giocheremo meglio e segneremo più gol perché abbiamo giocatori offensivi buoni e dobbiamo metterli nelle condizioni di segnare”.
È la seconda volta che affronti il Tottenham, la volta scorsa è stata nel 2016 con il Borussia Dortmund. Che gara ti aspetti domani? L’evoluzione del Tottenham, come la giudichi? “Un’evoluzione davvero notevole, impressionante, una squadra che presta molto alto, che gioca in campo con idee molto chiare, grandi giocatori, individualità. Uno dei giovani difensori miei preferiti, che credo adesso sia infortunato, Van der Veen, che addirittura ha dei picchi di velocità incredibili su 40 km orari. È una squadra che presta molto, che certamente domani ci metterà sotto pressione, che vorrà coinvolgere tutto lo stadio, stare a noi e non farci impressionare, reggere questo urto. Mi aspetto a una partita difficile contro un’ottima squadra, a dire il vero in questo momento una delle mie preferite al mondo”.
Sei mai stato vicino a giocare in club inglesi? “Diverse volte ci sono andato vicino, ma non è mai andato in porto. Tra qualche tempo lo dirò. Ci sono andato vicino 4 volte, ma mai in porto. Sempre stato bello giocare in Inghilterra”.
Werner e Son? “Conosco benissimo Timo, è forte e segna tanti gol, anche se adesso attraversa un momento non brillante. Spero si riprenda da venerdì in poi. Contro Son si soffre sempre, ricordo quando giocava in Bundesliga, è rapido e ambidestro, è molto forte”.
FONTE: Redazione Tuttoasroma