Fernando Llorente ha parlato di Athletic–Roma. L’ex centravanti dei baschi, Juve e Napoli – tra le altre – ha presentato la gara di domani tra gli spagnoli ed i giallorossi. Di seguito le sue parole:
Lei vive a 100 km da Bilbao, ha giocato nell’Athletic, per tanti anni è stato in Italia: che partita si aspetta? “Non voglio essere banale, ma credo difficile per entrambe le squadre. Il risultato dell’andata regala alla Roma due risultati su tre ma l’Athletic ha la finale in casa e farà di tutto per passare. È come se si ripartisse da 0-0”.
Cosa non sappiamo dell’Athletic? “Non sempre si capisce fino in fondo quanto siano una squadra come dire molto… familiare. Da sempre contiamo, contano, tanto sulla cantera, la flosofia dei giocatori non baschi la conoscete, il Bilbao non è mai sceso di categoria insieme a Barça e Real. Ecco, questo senso di appartenenza, di famiglia, si sa ma non si conosce fino in fondo. Lo devi vivere”.
È per questo che la finale in casa sarebbe qualcosa di magico anche se il clima con una parte dei tifosi non è idilliaco? “Stanno facendo un anno bellissimo, c’è entusiasmo, guardate che giocare al San Mamés non sarà facile. Può veramente far tremare le gambe”.
L’Olimpico non è stato da meno. “Pazzesco”.
Nico Williams a parte, giocatori da tenere d’occhio per la Roma? “Beh, lui sta facendo grandi cose, fa la differenza per l’enorme capacità di girarsi, prendere la palla e colpire. Giocatore molto importante è anche Iñaki, ovviamente, e poi dico il capitano de Marcos, il secondo come presenze della storia della squadra, uno dei pochi del mio periodo. In certi momenti della stagione e in certe situazioni contano il senso di appartenenza e il cuore che batte un po’ di più”.
Nel vostro World Legends Padel Tour affronta tanti ex campioni: ci dice i migliori? “Candela, Toni, Totti, Locatelli… Ce ne sono e il livello è buono, cresce sempre di più. Il calcio è il calcio e per me lo sarà sempre, ma il padel è diventato una passione”.
FONTE: Il Corriere dello Sport