L’allenatore della Roma, Claudio Ranieri, ha rilasciato un’intervista dove ha parlato a tutto tondo sfiorando anche discorsi politici…
Che cosa farà quando smetterà di allenare? “Quando smetterò di allenare dovrò pensare a fare il bene della Roma in un altro modo, molto importante e molto difficile.”
La premier Meloni la ha chiamata per rimanere alla Roma? “No, nessuno, sono convinto delle mie scelte. È giusto che la Roma vada avanti, che io mi faccia da parte e che si inizi un nuovo mandato. Candidarmi in politica? No, grazie. Io so i miei limiti e i miei difetti, so dove posso arrivare e dove no. Premier e allenatore sono due mestieri diversi, da tecnico studi gli avversari mentre a volte nei partiti hai avversari all’interno. Sono molto democratico, purché si faccia quello che dico io”.
Per chi fa il tifo tra Inter e Napoli per la volata Scudetto? “Ho allenato entrambe, che vinca il migliore. Noi giocheremo domenica, bisognava giocare e va bene così’.
Sei contento che Torino-Roma si giochi domenica? “Sì, bisognava giocare, non è spostata per noi ma per altre squadre e a me va bene così”.
Chi è stato il giocatore più forte che ha allenato? “Non lo so, dicendone uno ne farei scontenti altri. Mí astengo, da buon democristiano (ride, ndr). Referendum? Non sí può dire, i miei genitori mi hanno insegnato che il voto è segreto”.
Più facile la Roma in Champions o che la Meloni si dimetta? “Noi non andremo in Champions League, ci proveremo con tutte le nostre forze ma credo che la Juventus abbia più chance di noi”.
La vittoria contro il Milan? “Avevo detto ai miei giocatori di fare attenzione perché il Milan, per me, ha i giocatori più forti del campionato italiana. Magari non sempre giocano da squadra, ma quando lo fanno sono dolori per tutti. Come fanno a essere noni? Onestamente, non lo so'”
Quante partite vede a settimana? “Tante, non le conto. Ma è il mio lavoro, e lo faccio con gioia”
Sul nuovo allenatore? “Vi posso dire che sarà più giovane di me”
FONTE: RAI Radio1











