Alle ore 12.30, Claudio Ranieri, risponderà alle domande dei giornalisti nella conferenza pre gara di Torino-Roma, in programma domenica 25 maggio alle ore 20.45 allo Stadio Olimpico Grande Torino.
Ha insegnato tanto ai giocatori, ma anche ha dimostrato come si comunica: quindi grazie… “Grazie a voi, mi avete rispettato e rispetto sempre chi rispetta. Il gioco delle parti, dico che il vostro mestiere è più difficile del mio. Io riempire ogni giorno pagine di giornale e fare dichiarazioni ogni giorno, io non sarei capace”.
Il suo coinvolgimento emotivo… “Sono concentrato sulla partita. Poi magari dopo penserò a tutto quello che mi è successo in questi giorni. Prima di tutto volevo ringraziare i tifosi della Roma, non mi aspettavo una cosa del genere, magari uno striscione, ma non una coreografia così meravigliosa e li ringrazio di vero cuore. Ai ragazzi ho sempre detto ‘fino all’ultimo secondo dell’ultima partita’. Dobbiamo uscire dal campo consapevoli di aver dato il massimo, poi gli episodi ti condannano o ti fanno sorridere. Questo campionato è molto bello, c’è chi lotta per il campionato, per non retrocedere, è stato un bel campionato per tutti”.
Quale voto si dà a questa stagione? “Io non mi dò mai i voti, i voti li danno la critica. Io ho dato tutto me stesso, come ho sempre fatto, non c’è mai nessuno che vince sempre. Qualche volta devi conoscere anche l’amaro così sai apprezzare anche il dolce”.
Quale sarà il pensiero dopo le 23? “Fammici arrivare alle 23. E poi forse lo dirò, ma io non sono bravo nell’esternare a parole le mie emozioni, quello che sento dentro. L’ho vissuto l’anno scorso a Cagliari, ero sicuro, lo ripeto ancora una volta, che sarebbe finito tutto. Ero contento, ero rilassato, ho passato un’estate bella, serena, con i miei amici soliti. E penserò questo, a stare bene con i miei amici”.
Dybala e Pellegrini verranno a Torino? Come sta Dovbyk? “Credo che partiranno tutti, ancora non glielo ho chiesto, ma credo di sì. Dovbyk ha fatto allenamento sotto il controllo di dottori, fisioterapisti e preparatori. Credo che domani, se tutto andrà bene, me lo daranno disponibile per fare l’ultimo allenamento. L’allenamento è stato bello, concentrato come sempre, con grossa determinazione da parte dei ragazzi. Questo mi rende sereno, perché io so che andremo ad affrontare una grande squadra che vuole far bene, vuole chiudere bene il suo campionato, gioca in casa. Il Torino ha grandi giocatori, un grandissimo allenatore, giovane, ma molto valido e vorrà far bene. Noi ce la dovremo sudare come ce la dovranno sudare tutti che vogliono conquistare quello che ha in ballo”.
La differenza di qualità nei cambi tra Milan e Roma? “Concordo pienamente. Credo che il Milan sia la squadra più forte dal punto di vista tecnico, ma non sempre gioca da squadra. Noi invece abbiamo fatto squadra e nel calcio è la cosa più importante. Cercheremo di migliorare e di costruire una squadra per far sognare i tifosi. Ci hanno dato supporto e amore per arrivare dove non pensavamo”.
Come accoglierà il nuovo allenatore la piazza? “Io non penso a come lo accoglierà, io penso che quando andrà via i tifosi saranno dispiaciuti, questo è quello che io vorrei”.
Quanto cambierebbe la qualificazione in Champions League? “Solo domande inerenti alla partita. C’era un saggio grandissimo allenatore che diceva non dire gatto se non l’hai nel sacco. Noi abbiamo un gatto a nove code che scappa via da tutte le parti. Prima chiudiamo il sacco e poi vediamo”.
Spero che quella dell’allenatore annunciato il primo luglio fosse una battuta… “Era una battuta (ride ndr.)
Cambio nelle ultime giornate? “No, è sempre un cocktail di mille sensazioni, perché poi l’allenatore, io soprattutto vado a sensazioni, a quello che mi dicono i ragazzi in campo. Mi dicono con loro atteggiamento, ho sempre pensato di mettere la squadra che mi potesse far vincere. E poi ho sempre detto a loro, si gioca in sedici, ho la possibilità di fare cinque cambi, state sempre tutti a disposizione. Per cui certamente il cambio di Dybala è costato parecchio, perché Dybaka ci dava non solo quel punto di riferimento là davanti, ma quel giocatore che ci sapeva tenere palla e nelle situazioni difficili, vedevate che i ragazzi subito palla lui e lui ci tirava fuori dai guai. Senza di lui abbiamo un attimino sofferto, per cui ho cercato di correre ai ripari con scelte da parte mia, credo, da parte mia logiche. Naturalmente possono essere sembrate particolari, strane, perché così, perché così, perché non ho giocato sempre 3-4-3, abbiamo vinto a Milano, perché non ripetere. A me piace studiare l’avversario, mi piace cercare di metterlo in difficoltà, gli altri fanno sicuramente lo stesso con noi. Gioco forza devo cercare di tenere tutti sul chi vive e cercare di vincere la partita”.
Tralasciando il rapporto con i tifosi che è stato ricucito dal suo avvento da novembre, rispetto al Ranieri allenatore e consigliere, ha centrato tutti gli obiettivi che si era prefissato quando si è seduto sulla panchina? “Sono molto soddisfatto di quello che sono riuscito a fare nell’arco di questi 5-6-7 mesi. C’è ancora tanto da lavorare, c’è tanto da lavorare insieme, però la strada che è stata tracciata mi piace, mi ha dato soddisfazione”.
Paredes giocherà contro il Torino nello stesso ruolo? L’esultanza con il bacio sullo stemma della Roma potrebbe aver cambiato i suoi piani futuri? “Dipenderà da lui e dal prossimo allenatore. Dire adesso se gioca darei un’opportunità all’allenatore avversario. Devo valutare bene tutto, il Torino è molto bravo a venirti a prendere”.
Che Torino si aspetta? Ha fatto una promessa di regalo in caso di Champions? “Sono loro che devono farlo a me (ride, ndr). Ai miei ho detto che il Torino è una buonissima squadra, ha perso solo una partita in casa nelle ultime cinque. Non credo al fatto che si possano scansare per sfavorire la Juventus. Farà la sua gagliarda partita, per DNA è una squadra che lotta sempre e mi è sempre piaciuta”.
In estate ci sarà la rivoluzione o si ripartirà da questa squadra? “Vediamo. Non possiamo e non dobbiamo fare rivoluzioni. Nel girone di ritorno siamo primi, quindi c’è da migliorare ma diamo fiducia a questa squadra”.
FONTE: Redazione Tuttoasroma – dall’inviato a Trigoria R. Molinari











