La vita dei capitani romani e romanisti è più complicata delle altre. Chiedere a Giannini, Totti, De Rossi e Florenzi, tanto per limitarci agli ultimi trent’anni. Lorenzo Pellegrini lo ha capito in fretta. E nel caso lo avesse dimenticato glielo hanno ricordato i tanti tifosi, ma anche ex calciatori e opinionisti delle radio, che da giorni lo stanno attaccando per non essere stato presente al debutto della nuova Roma di Gasperini. «Ci doveva essere – il ritornello – e operarsi al naso prima o dopo. Magari poteva evitare di andare alle Maldive».
La domanda è: davvero Pellegrini, uno che (va ricordato) ha compromesso la possibilità di diventare campione d’Europa nel 2021 per giocare un derby valido per il settimo posto, ha preferito il mare alla sua squadra? Davvero ha programmato l’intervento proprio all’inizio del ritiro? E, davvero, tutti a Trigoria hanno preso male la sua decisione? (…)
Lorenzo Pellegrini si opera al tendine il 16 maggio, parte per le Maldive dopo un mese per il suo compleanno. Non può operarsi al naso in quel lasso di tempo? No. Il motivo è medico: per recuperare dall’intervento medico effettuato in Finlandia il capitano della Roma deve fare alcuni giorni di lavoro a secco per poi spostarsi in acqua. Operarsi al naso, quindi, è impossibile: comprometterebbe il recupero funzionale. Pellegrini poi si sposta in palestra e contestualmente viene predisposto l’intervento (…) per una seria anomalia al setto nasale che gli impedisce di respirare bene.
Lorenzo non è un medico, non decide lui la data dell’intervento né la Roma stessa: c’è la possibilità di operarsi solo in quei giorni, anche perché, essendo un atleta professionista, è bene far trascorrere il tempo adeguato tra un’anestesia e l’altra. Ieri, come in quasi tutti gli altri giorni, Lorenzo era a Trigoria (dove ha salutato anche il Ct Gattuso); dalla prossima settimana inizierà a correre anche in campo. (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport – C. Zucchelli











