Come era facile immaginare osservando l’Atalanta degli ultimi anni, la Roma è stata pensata per giocare con due moduli: 3-4-2-1 e 3-4-1-2. Gasperini ha cominciato con il primo il test contro il Trastevere e con il secondo la partita contro l’Unipomezia. I dogmi della difesa a tre e dell’aggressività uomo contro uomo non sono negoziabili. Le posizioni dei giocatori in campo, soprattutto dalla metà in su, sono invece molto flessibili e dipenderanno dagli avversari e dalle strategie. La sensazione è che Gasperini debba ancora conoscere le potenzialità di alcuni calciatori.
Ancora più interessanti i movimenti di Soulé, il trequartista e poi laterale sempre a sinistra, una zona del campo quasi mai occupata nella prima stagione alla Roma. Forse Gasperini lo sta piazzando da quella parte perché aspetta ancora il rinforzo offensivo dal mercato. L’altra curiosità riguarda il capitano: contro il Trastevere Gasperini ha scelto Cristante, sempre titolare con Koné a centrocampo; contro l’Unipomezia ha promosso El Shaarawy, nel ruolo di esterno destro dove lo vedeva bene anche Ranieri. In tutti e due i casi Mancini, che tradizionalmente era il vice dell’infortunato Pellegrini, era in campo dal primo minuto.
Di sicuro Gasperini sembra orientato a lasciare Mancini in mezzo alla difesa, centrale fra i centrali. Nel frattempo ha tenuto un calciatore più dinamico sul centrodestra e ha alternato due sinistri sul versante opposto: N’Dicka e Hermoso. Proprio lo spagnolo, tornato a Trigoria dopo un discreto prestito al Leverkusen con Xabi Alonso, si sta mettendo in evidenza in questi primi giorni di ritiro.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida











