Un amore a scadenza, in cui certi silenzi lasciano già intuire il finale. Quello tra Pellegrini e la Roma è un rapporto che si sta deteriorando, lentamente ma senza strappi, pur con un sentimento che resta forte. Come nelle grandi storie, dove ci si lascia senza smettere di pensarsi comunque insieme. Così Lorenzo si sta guardando intorno. Non da oggi, bensì da settimane, avendo intuito l’aria che tira: il suo accordo con il club che l’ha cresciuto, lanciato, poi ceduto (al Sassuolo nel 2015) e riacquistato (2017), e che già una volta ha rischiato di perderlo a pochi mesi dal “via libera” contrattuale, prima di un rinnovo da 6 milioni netti a stagione, sta per esaurirsi senza tentativi di prolungamento.
La Roma non ha ancora bussato alla sua porta e Pellegrini è troppo esperto delle cose di questo mondo per sapere che, quando parlare di futuro non è una priorità per una delle due parti, i matrimoni non si celebrano. Sulle sue tracce si sono mossi diversi club di Premier League, su tutti il West Ham, quello che è andato più avanti nei dialoghi sia con la società giallorossa sia con l’entourage del calciatore. A Pellegrini sarebbe stato proposto un ingaggio da top player, con la prospettiva di ottenere un ruolo di primo piano in una squadra che ambisce a crescere nel campionato più competitivo del mondo.
Una cessione a otto mesi dalla scadenza consentirebbe al sodalizio dei Friedkin di risparmiare una decina di milioni lordi di emolumenti, di abbattere conseguentemente il costo della rosa in vista della misurazione Uefa del settlement agreement e magari di far entrare in cassa un po’ di liquidità da riversare sul mercato degli attaccanti.
(…) Gian Piero, del resto, non l’ha mai considerato uno dei perni del gruppo non avendoci mai lavorato. (…) Fin qui ha sempre e solo lavorato a parte, anche duramente, saltando tutta la prima fase di preparazione e pure la tournée tra Francia e Inghilterra. (…) È molto combattuto tra la voglia e la speranza di riconquistare spazio e la sensazione di essere arrivato alla fine di un ciclo. Londra è una città attraente – molto più di Riyadh, dove qualcosa si è mosso nei mesi scorsi -, sia per il ragazzo sia per la sua famiglia, che si trasferirebbe con lui per stargli accanto nella possibile nuova avventura.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. Marota











