In un mondo nel quale l’esigenza, troppo spesso, viene sacrificata sull’altare della finta umiltà, il coraggio resta la virtù più preziosa degli uomini ambiziosi. Ecco perché Gasperini riponeva – e ripone tuttora – grosse speranze nei confronti di questa sosta per le nazionali. In questi giorni il tecnico ha infatti a disposizione l’intera batteria dei trequartisti, tutti rimasti a Trigoria: gli argentini Soulé e Dybala, gli italiani Pellegrini, Baldanzi ed El Shaarawy e il giamaicano Bailey.
(…) Dovbyk e Ferguson sono con le rispettive selezioni, i loro colleghi d’attacco però stanno vivendo un vero corso intensivo di gasperinismo al Fulvio Bernardini. Benzina nel motore in vista del tour de force che sfocerà nella prossima sosta: dall’Inter (18 ottobre) all’Udinese (9 novembre) si giocheranno 7 partite in 22 giorni.
«Con quei tre e Dovbyk avremo un altro spessore», ha ammesso Gasp nell’intervista di venerdì al nostro giornale. «Quei tre» sono Dybala, Pellegrini e Bailey, i primi due utilizzati al 50% delle loro potenzialità – Paulo si è fermato per quasi tre settimane e Lorenzo ha cominciato il campionato alla 4ª giornata saltando tutto il ritiro – e il terzo mai potuto impiegare a causa di un rocambolesco infortunio nel giorno del primo allenamento con la Roma, (…).
Gasperini ora ha sei calciatori per due posizioni. Mancherebbe l’ala ideale – quella capace di mettere insieme una serie di caratteristiche di imprevedibilità come strappare, dribblare, servire assist e segnare una decina di gol – eppure numericamente ci siamo. Con una certezza di nome Soulé, tre gol e due assist nei primi sei turni. Matias continuerà a partire dal centro-destra, la posizione preferita nella quale ha la licenza di accentrarsi per concludere in porta col sinistro. Insieme a lui può giocare Dybala, pure lui mancino, «uno che non si può chiudere dentro una aiuola», per usare un’altra massima gasperiniana. Gli argentini sono amici per la pelle e un’intesa in campo l’hanno già trovata da tempo.
Sono mancini pure Bailey e Baldanzi. Se il primo può agire indifferentemente su entrambi i lati del campo (in carriera ha giocato 174 partite da ala destra e 138 da ala sinistra), giocando però a destra nella sua miglior stagione con l’Aston Villa (10 reti e 9 assist nel 2023-24), Tommaso preferisce muoversi sul fronte sinistro del campo ed è lì che è stato utilizzato domenica scorsa a Firenze, abbinato proprio a Soulé. Vedere Matias e Leon insieme dall’inizio è una possibilità, insomma, ma con Dybala al top il giamaicano rischia soprattutto di diventare, (…), un’alternativa all’ex Frosinone.
El Shaarawy, il capitano ma finito nel dimenticatoio soprattutto durante l’ultimo mese, ora deve scalare una montagna. Dalla sua ha però un vantaggio: lui e Pellegrini sono gli unici due trequartisti di piede destro. Nel gioco dei ruoli a piede invertito, dunque, dovrebbero essere quelli più papabili a occupare il lato opposto a dove agisce Soulé. Questo imporrebbe la logica. (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. Marota











