Oggi alle 18.30 all’Università Luiss in viale Romania 32 ai Parioli, si terrà un’incontro con la presenza del numero uno giallorosso James Pallotta, il Direttore Generale della stessa società Mauro Baldissoni, il Presidente del CONI Giovanni Malagò per la Presentazione del Bilancio d’Impatto 2016 di A.S. Roma dell’Associazione Sportiva Roma. La redazione di tuttoasroma.it seguirà l’evento in diretta con contributi video e fotografici:
19.45 – La presentazione è terminata.
19.35 – Interviene anche Malagò sulla questione barriere: “Il Coni è stato allertato per l’abbattimento delle barriere.Siamo in attesa della disposizione”
19.33 – Baldissoni risponde ad una domanda riguardo le barriere: “Sapete che abbiamo gestito un problema complicato, gestito dalle forze di sicurezza. Dal primo giorno abbiamo ritenuto di dover superare questa situazione. Noi pensiamo a uno stadio senza barriere. Sembra che dai ministri competenti si sia ritenuto il momento di fare un passo in avanti verso la normalizzazione. La data la sceglie l’autorità di pubblica sicurezza ma riteniamo che sia questione di giorni.”
19.25 – Prende la parola il Presidente James Pallotta: “Probabilmente alcuni di voi non lo sanno ma ho ricevuto la preview della relazione di questo progetto, i contenuti sono lusinghieri ed è la prima volta che una cosa del genere viene realizzata con una società sportiva. Siamo orgogliosi che sia stata la Roma la prima. Questo ovviamente ci fa anche capire che c’è ancora molta strada da percorrere sia come Roma città che come AS Roma. Abbiamo molte idee, molti progetti da sviluppare, non lo possiamo fare senza l’aiuto di molte delle persone qui presenti. Forse per molti di voi io sono l’americano un po’ sciocco ed ingenuo, l’americano che è arrivato qui per acquistare la Roma ma in realtà quello che dovete capire è che io vengo da un quartiere di Boston che è al 100% composto da italiani, motivo per il quale io mi sono sempre sentito prima di tutto italiano che americano. Lo stesso vale per i miei figli e i miei genitori. Motivo per il quale ho sempre avuto forte senso di responsabilità nei confronti di Roma e dell’Italia e volevo restituite loro qualcosa. Più che dilungarmi in un lungo intervento vorrei aprire una sessione di domande e risposte con gli studenti”
Noi studenti studiamo sempre le differenze di gestione tra eventi sportivi in Italia e negli Usa. Non ritenete che anche la Roma debba aprirsi di più ai tirocini per gli studenti? “Penso che hai ragione al 100%. A Boston esiste con i Celtics, ovviamente l’università di Boston è una delle più attive del mondo in questo senso. Però ecco, prima di pensare a questo la nostra priorità in questo momento sono i giovani dell’AS Roma, noi abbiamo bambini e ragazzi che sono a Trigoria. Due-tre anni fa ho chiesto a Mauro Baldissoni “ma se quel ragazzo non riesce ad arrivare in prima squadra, che fine farà? Sarà disoccupato?”. Questo è il motivo per il quale abbiamo avviato il nostro programma di liceo sportivo, che garantisca istruzione a questi ragazzi. Quando la Primavera è andata ad Orlando, ovviamente i nostri calciatori erano più forti di quelli dei college americani, ma è stato offerto ai nostri ragazzi di poter studiare negli Stati Uniti. Abbiamo anche un sistema di tutor che assiste i ragazzi in questo senso. Anche chi non arriverà giocare nel Chelsea avrà la possibilità di giocare a calcio e ricevere una istruzione universitaria. Questo era il primo passo, ora dobbiamo aprirci agli studenti.”
Se quello è il primo passo, qual è quello finale? “Il discorso dell’Impatto è qualcosa in evoluzione, con Roma Cares ci siamo concentrati sui bambini di questa città. Esistono molti programmi, progetti, in questo senso. In futuro, già ne abbiamo discusso con alcuni politici, ci piacerebbe organizzare delle amichevoli con grandi Club al Circo Massimo. Eventi unici come una sessione unplugged con Springsteen, un concerto da tre ore da trasmettere a pagamento e il cui ricavo andrebbe investito sul tessuto sociale cittadino, per avviare programmi di istruzione o ristrutturare edifici scolastici.”
Aveva detto che avevate sbagliato nel collegare la ricerca del main sponsor con quella dei naming rights per il nuovo stadio. Come mai la squadra non ha ancora uno sponsor sulla maglia? “Abbiamo sbagliato strategia, pensavamo di ricevere approvazione per la costruzione dello stadio un anno fa, poi cambiamenti politici hanno portato a dei ritardi per cui ci siamo concentrati su quello che si chiama il tessuto digitale dello stadio, contattando tante aziende per dettagli sull’allestimento dello stadio. Per esempio: se impianti audio saranno LG o Samsung o altri, oppure quale sistema di pagamento usare… Negli ultimi mesi la società ha ricevuto 11-12 proposte dettagliate, proprio questa mattina alle 07:00 ho ricevuto una telefonata da uno sponsor asiatico. Nel complesso sono ottimista in vista della prossima stagione.”
Che impatto ha avuto questo nuovo progetto su di lei e come vuole usarlo? “Innanzitutto un sentimento di gratitudine per essere stati scelti come primo Club. Ci accorgiamo che sono state fatte tante belle cose ma che è ancora possibile farne tante, abbiamo forte senso di responsabilità nei confronti della comunità. Tutte le volte che vengo in Italia e a Roma, per me è deprimente comprovare come ci siano alti tassi di disoccupazione giovanile. Probabilmente ho sempre avuto un pregiudizio positivo nei confronti degli italiani, per me sono le persone più creative al mondo. È deprimente vedere come tantissime persone siano costrette ad emigrare negli Stati Uniti per avere opportunità. Tutto questo mi rattrista e deve finire. È sia un discorso politico sia economico, è una vergogna che tutto questo succeda, va fatto qualcosa in questo senso. Quando è troppo è troppo!”
19.10 – Prende la parola il Presidente del Coni Malagò: “Oggi ero a Milano, dove sono stato a un meraviglioso dibattito promosso da Facebook sul tema riguardante l’aiuto del digitale al mondo dello sport che si collega a questo. Recentemente è successo che il fondatore di Facebook è stato a trovare le squadre di Duke e del North Carolina. Lì non c’è un background delle tifoserie del calcio. Lì c’è la concezione della franchigia, una dinamica culturale. Perché sono partito da questo spunto? L’ideatore di Facebook vuole scoprire nuove sfide. L’ultimo obiettivo che si è posto è quello di declinare il valore dello sport. Lui dice che esiste un algoritmo tra lo sport e quello che c’è dentro di esso. C’è anche il discorso dello spirito di sacrificio. Il tema è formidabile. Oggi se lo sport è diventato il centro dell’attenzione della vita è proprio perché ci stiamo rendendo conto dei vantaggi che esso porta nella vita. Oggi si fa un dibattito sul tema dell’impatto. Si può quantificare che il punto e mezzo di attività fisica che il popolo italiano ha fatto vuol dire 200 milioni di euro di aspettativa sulla vita di ognuno di noi. Questo non lo dico io ma lo dicono gli scienziati. Ecco perché se ricevo 400 milioni di euro dallo Stato per portare avanti la baracca, mi presento dal mio azionista dicendogli che a prescindere dagli introiti il paese sta facendo molto sport. Questo dato è importante perché noi non combattiamo contro paesi che hanno un’aspettativa di vita inferiore di noi. I dati più alti di miglioramento ce li abbiamo tra i 6 e i 10 anni grazie al plesso scolastico. Valiamo l’1,7% del PIL del paese, valiamo il doppio nel PIL indiretto (3,5%). Stiamo crescendo insieme alla pratica sportiva. Oggi se uno era abituato a pensare che l’ideale era lavorare in banca, oggi i giovani pensano di fare dei corsi di management per entrare nel mondo dello sport. Oggi c’è un’offerta di mestieri che prima non c’era. Se sono dispiaciuto della mancata candidatura olimpica? È un problema di una ferita grave, devo difendere la partita delle Olimpiadi. Lo difendo per i tesserati del CONI. Il punto è che quando qualcuno ha sostenuto la tesi nei termini dei costi esosi delle operazioni io posso dire che a men non piace il termine costare perché in realtà i costi sono investimenti. Ecco perché noi abbiamo reclamato qualche valore in più.”
18.55 – Prende la parola il Direttore Centro Interuniversitario di Ricerca Governance e Sustainability Giovanni Fiori: “Sono emozionato, per noi è stata una sfida bellissima, che abbiamo accolto con entusiasmo. La Luiss da tempo è impegnata sul fronte della determinazione che bisogna misurare non soltanto il valore economico, ma l’impatto delle aziende sulla società. Mi batto da anni per superare il limite della dottrina economica che vuole che le società siano solo un modo per far guadagnare gli azionisti. Non tutto può essere quantificato, molte variabili e molti impatti sono qualitativi, non misurabili, ma noi abbiamo voluto fare lo sforzo per misurarli. Abbiamo creato l’indicatore Ritorno d’Impatto. Questo progetto è all’inizio del suo cammino. Gli impatti misurati sono solo una parte, ci siamo concentrati su quattro aree importanti. Il valore del marchio della Roma. Questo dato è calcolabile. Il marchio della Roma ha avuto un incremento veloce nel tempo. La cosa più bella misurata è la seconda delle quattro aree misurate, quello che fa la Roma per i ragazzi, con scuole e scuole calcio. Alcuni ragazzi, senza l’assistenza della Roma, avrebbero una vita differente. Un ragazzo che studia e fa sport invece che stare per strada crea valore per tutta la società. Siamo arrivati ad un valore stimato di queste 4 aree limitate di 10-15 milioni di euro. E’ una sfida importante che vogliamo migliorare, ci sono tante informazioni importanti che ci mancano e che vogliamo aggiungere. La terza area è il rapporto dei tifosi. La Roma ha un bacino di tifosi importanti, tra le prime cinque d’Italia. L’educazione del tifoso ha un valore immenso, sono tutti asset che il bilancio economico e finanziario non può cogliere. Il grande ruolo che può svolgere la Roma è quello di ambasciatore per la città, la Roma calcio è conosciuta in tutto il mondo e può attrarre nuove risorse per la città e nuovi sviluppi per la città. Volevo segnalare che è urgente cominciare a pensare in modo differente, cioè misurare tutto ciò di positivo che le imprese generano. Andremo avanti in questo progetto grazie al sostegno della Roma, è una strada coraggiosa e che va contro molti paradigmi della scienza economica. Riusciremo a misurare tutto? Non credo. La passione, la voglia e l’entusiasmo non si possono misurare. Forse c’è riuscito Venditti nella sua canzone “Dimmi cos’è che mi fa sentì importante anche se non conto niente.”
18.50 – Arrivato il Presidente del Coni Giovanni Malagò
18.43 – Prende la parola il Direttore Generale della AS Roma Mauro Baldissoni: “Grazie alla Luiss che ci ospita, ci ha accompagnato in una sfida che apre delle frontiere interessanti, che siamo ben felici di esplorare. Il mio ruolo dovrebbe essere quello di spiegare il perché redigere un bilancio d’impatto, la vostra presenza numerosa in questa sala è già una risposta evidente. Tutto nasce dalle considerazioni di quello che la Roma dovrebbe essere e come noi approcciamo il nostro modo di lavorare per la Roma. E’ importante capire perchè si fa una cosa piuttosto di che cosa si fa. In una realtà come la Roma è ancora più importante il per chi lo si fa. In una delle primissime interviste Pallotta disse: “Abbiamo acquistato la Roma, ma non ci sentiamo e mai ci sentiremo i proprietari della Roma, semmai siamo i custodi della Roma e di ciò che rappresenta”. Visto che chi investe centinaia di milioni per acquisire una società e si definisce in questa maniera vuol dire tanto. Io spesso chiedo “Che cosa è la Roma?” e qualcuno risponde ‘una squadra di calcio’, ma anche la Luiss calcio lo è. Sicuramente noi partecipiamo ad un campionato professionistico, con costi elevati e ricavi consistenti, voci che vanno nel bilancio tradizionale. Quindi ci deve essere altro che ci caratterizza. Siamo sicurissimi che la Roma sia una piattaforma sociale. Una piattaforma sociale fa riferimento ad una comunità, per questo chi acquista la Roma non si sente proprietario. Possiamo definirla sicuramente una realtà di contenere, riprodurre e trasferire delle emozioni. Partendo da questo presupposto ci siamo messi in testa di lanciare alcune iniziative, con in testa la finalità delle emozioni. Abbiamo cercato di mettere al centro del nostro interesse i tifosi. Abbiamo creato un settore famiglia, un call center per aiutare la gente ad andare allo stadio. Abbiamo cercato di concentrarci sulle generazioni future, andando nelle scuole elementari, altrettanto importanti sono le emozioni dei protagonisti. Abbiamo creato il programma Hall of Fame, abbiamo spostato la sede sociale nella piazza dedicata al presidente Dino Viola, abbiamo intitolato un campo ad Agostino Di Bartolomei. Parlando più di un anno fa con Guido Fienga abbiamo detto ‘Proviamo a dare un valore a tutte queste iniziative e ad estrarre un valore’. Da qui nasce questo esercizio che sono ben felice di farvi illustrare da chi ci ha lavorato. Chiudo parafrasando una nota pubblicità, c’è sempre qualcosa che non ha prezzo
18.37 – Prende la parola Giovanni il direttore generale della Luiss Giovanni Lo Storto: ” Sono contento di questo evento. La nostra università lavora con molta intensità sul profilo di studenti capaci di arrivare nel mondo del lavoro in modo consapevole. I ragazzi di 18 anni sono ‘concepiti digitali’. Abbiamo pensate che per arricchire la loro potenzialità di portare un contributo alle aziende in cui andranno a lavorare dandogli il valore della lentezza. E’ un passaggio dai nostri percorsi di formazione ad un livello in più, il saper dare ascolto, attenzione e importanza. Una società di calcio che mette al centro del suo focus l’attenzione di quello che è l’impatto merita la creazione di un percorso accademico dedicato alle tecniche dell’impatto sociale e di un centro di ricerca, che svilupperà queste tematiche. Pallotta dice che una squadra di calcio non può sfuggire all’obbligo morale di esercitare un ruolo attivo presso la comunità in cui opera. Qui si celebrano due finalità molto coerenti, questa, e quella della Luiss, che insegna ai propri studenti come stare nella società“.
18.30 – La presentazione del Bilancio d’Impatto della AS Roma ha inizio
18.10 – È arrivato alla Luiss Luca Parnasi. Si attende l’arrivo del numero uno giallorosso e del Presidente del CONI Malagò
17.40 – All’interno della sala “Chiesa” stanno iniziando a entrare i studenti e già momti giornalisti e cronisti.
17.30 – All’interno della LUISS già gli studenti sono in attesa per entrare ed assistere all”incontro
Il documento, redatto da ItaliaCamp Srl con il supporto accademico del Centro Interuniversitario di Ricerca Governance & Sustainability, si configura come la prima esperienza di misurazione della propria capacità di generare impatto sociale da parte di una società calcistica, ottenuto integrando le tradizionali metriche di valutazione aziendale e dotandosi di innovativi strumenti di analisi. Sarà, quindi, occasione di divulgazione di un impact integrated report, novità assoluta per una società sportiva.
Programma
Indirizzi di salutoGiovanni Lo Storto
Direttore Generale LUISS
Giovanni Malagò Presidente CONI
Roma ad impatto
Il Bilancio
Mauro Baldissoni Direttore Generale A.S. Roma
Giovanni Fiori Direttore Centro Interuniversitario di Ricerca Governance & Sustainability (*)
Le prospettive
James J. Pallotta Presidente A.S. Roma
Coordina
Fabrizio Sammarco Amministratore Delegato ItaliaCamp Srl