Pallotta e Spalletti si sono incontrati ieri sera a cena, in un ristorante del centro, a un passo dall’albergo dove fino a domani soggiornerà il presidente della Roma. Sul tavolo il futuro dell’allenatore, in attesa da giorni di una convocazione per capire programmi e ambizioni del club. Presente anche il dg Baldissoni, che ha accompagnato Pallotta dopo l’incontro con gli studenti della Luiss. Il tecnico — che domattina riprenderà ad allenare la squadra dopo tre giorni di riposo — è rientrato nella capitale dalla Toscana ben felice di confrontarsi sulle frasi dette dal numero uno statunitense nelle settimane scorse a una radio di New York e per capire quali margini via siano per allungare il suo contratto — in scadenza a giugno — con la Roma.
Tra le questioni legate a Spalletti e al futuro di Totti, infatti fanno capolino dei sottotitoli che al momento non rubano scena e copertine, ma che rischiano di diventare predominanti se non affrontanti in tempo. La Roma ha in sospeso la discussione di importanti rinnovi contrattuali, ma è costretta in bilico tra la voglia di blindare i suoi gioielli e la vitale necessità di saper prima con certezza se potrà avvalersi degli introiti Champions. Così le parole di Nainggolan — uno di quelli in attesa da quasi un anno del promesso aumento contrattuale — spaventano un po’. «Il Chelsea era davvero interessato a me e ho parlato con Conte — l’ammissione del centrocampista a Sky Sports — datemi il sole e verrò in Premier. Ma a Roma sono felice, perché andare via e ricominciare da zero? Quello inglese è il miglior campionato del mondo e per quanto riguarda il mio futuro, bisogna fare delle scelte nella vita. Quando riaprirà la finestra di mercato, ne riparleremo». Nel futuro immediato, invece, verranno rimosse le barriere in curva, come è Baldissoni ad ammettere davanti agli studenti Luiss, all’interno di un incontro per parlare del primo bilancio d’impatto del club. «È solo una questione di giorni, la data non posso confermarvela, ma manca poco».