Bryan Cristante è uno, ma a San Siro sembra almeno tre: il primo faceva il trequartista, l’altro l’uomo-ombra su Modric e l’ultimo l’attaccante aggiunto. La Roma di Gasperini si è presentata al confronto con il Milan schierando il capitano alle spalle di Dybala e Soulé. Era la mossa più attesa e logica, ma anche quella che nella prima mezz’ora ha fatto girare la testa a Leao e compagni. Cristante è stato rispolverato nel ruolo che aveva già ricoperto con successo ai tempi dell’Atalanta e che ultimamente aveva riassaporato dalle parti dell’Olimpico. La partita, fi n dal primo minuto, ha messo sotto un cono di luce Bryan, capace di miscelare tecnica, visione di gioco e presenza tattica, con un occhio attento anche alla marcatura su un fuoriclasse come Modric.
L’episodio iniziale a San Siro racconta perfettamente il suo impatto: un rinvio sbagliato di Maignan fi nisce sui piedi di El Aynaoui, che serve Cristante. Il numero 4, quindi, controlla e calcia di piatto, sfiorando il palo e andando vicinissimo al gol. Un’azione che incarna la sua capacità di essere pericoloso in zona off ensiva. Non solo. Bryan ha sfiorato la marcatura anche nel secondo tempo, dagli sviluppi di un corner calciato da Bailey. Senza dimenticare che in alcuni frangenti ha bloccato la manovra del Milan, facendo ripartire l’azione della Roma. In (quasi) tutte le azioni ci ha messo lo zampino. A volte da attore protagonista, a volte da comparsa. (…).
Gasperini ha deciso di schierare Cristante in una posizione più avanzata al pronti via, proprio come faceva a Bergamo, preferendolo inizialmente a Pellegrini. Lontano dal ruolo di mediano puro, l’ex Milan si è trasformato in un trequartista utile nelle due fasi. Questa posizione non rappresenta solamente un ritorno al passato, ma conferma la versatilità di un giocatore che sa adattarsi alle esigenze della squadra senza perdere effi cacia. In passato si è anche sacrificato come difensore centrale. Erano i tempi di Smalling e degli infortuni a raffi ca dell’inglese. Poi è tornato a fare il perno del centrocampo. (…)
La capacità di Cristante di trovarsi al posto giusto nel momento giusto è una delle sue armi più potenti. La Roma, grazie a questa intuizione tattica, ha trovato una soluzione che ha funzionato a San Siro e che potrebbe essere riproposta anche in futuro. Oltre al contributo offensivo, Cristante ha avuto il Trequartista capace anche di difendere compito di limitare Modric, il cervello del Milan. La marcatura su un giocatore del calibro del croato non è mai semplice: ci vogliono concentrazione, disciplina e letture da cartomante. Il capitano ha dimostrato di avere nel repertorio tutte queste caratteristiche. Insomma, (…).
FONTE: Il Corriere dello Sport – L. Scalia











