Gasperini ha la priorità nel primato della Roma. Il salto in alto è frutto del suo lavoro. A Trigoria ha stravolto i metodi di allenamento e di preparazione della partita. E, in poco in più di quattro mesi, ha convinto la squadra a seguirlo in ogni mossa e richiesta. Ruoli e comportamenti. È, dunque, il punto di riferimento del gruppo. Nei colloqui individuali e collettivi. Spiega, chiarisce e pretende. E ha capito che gli interpreti lo riconoscono come totem e guida. Lo accettano anche quando urla e gesticola dalla panchina perché sanno che – da lì – suggerisce cosa fare in campo. Ha migliorato tanti, anche qualche senatore: da Mancini (nella foto) a Cristante, già allenati all’Atalanta, ma soprattutto Pellegrini che ha rimesso in moto fisicamente e psicologicamente. E che dire di Celik, Hermoso, Soulé e Koné? Anche i nuovi ringraziano: Wesley, El Aynaoui e baby Ziolkowsky
FONTE: Il Corriere della Sera – U. Trani











