Il Campidoglio e As Roma stanno perfezionando la strategia per poter arrivare a rispettare la scadenza di fine novembre annunciata dal sindaco Gualtieri in occasione del suo quarto rapporto alla città lo scorso venerdì:
1. Il comune deve controllare tutte le prescrizioni che hanno generato il pubblico interesse.
2. Per adempiere a questo obbligo la Roma consegnerà tutte le parti definitive del progetto che devono essere sottoposte a controllo entro il termine annunciato dal primo cittadino.
3. Il deposito di questa documentazione progettuale, quindi difficilmente sarà completo, ma sarà la parte essenziale per consentire all’amministrazione capitolina la verifica del rispetto delle prescrizioni e di conseguenza la conferma del pubblico interesse.
4. Poiché la procedura di conferma richiederà non meno di un mese e mezzo (anche due), la Roma utilizzerà questo tempo per completare la stesura definitiva di quelle parti del progetto non ancora terminate, come ad esempio i sondaggi archeologici.
5. In questo modo nel momento in cui l’Assemblea capitolina darà la conferma del pubblico interesse, la Roma sarà pronta per andare in Conferenza di Servizi decisoria con l’intero vero progetto definitivo completato
Questo iter (sicuramente un po’ complicato) è determinato dal fatto che la legge stadi non codifica la “conferma del pubblico interesse”, quindi questo passaggio è un “di più” della procedura deciso autonomamente dal Campidoglio.
FONTE: Radio Roma Sound – A. Di Francesco











