La Roma del futuro nasce a Londra. È proprio nella «City» che ieri pomeriggio è andato in scena un vertice decisivo per i colori giallorossi. Seduti intorno allo stesso tavolo c’erano infatti il presidente Pallotta, i suoi due uomini di fiducia Alex Zecca e Franco Baldini, accompagnati dal d.g. Mauro Baldissoni (l’a.d. Umberto Gandini era ad Atene a partecipare ad una riunione dell’«European club association») e dall’attuale d.s. Frederic Massara. La novità è stata però la presenza del nuovo direttore sportivo, che sarà lo spagnolo Ramón Rodríguez Verdejo, meglio conosciuto come Monchi. L’ormai ex dirigente del Siviglia firmerà un contratto che lo legherà per tre anni alla Roma con il ruolo di responsabile dell’area tecnica, e continuerà ad avvalersi della collaborazione di Massara. In un tavolo di lavoro in cui si è parlato anche di questioni commerciali, è stato così sciolto il primo nodo tecnico in vista della prossima stagione: la sostituzione di Walter Sabatini. La scelta di un dirigente come Monchi è anche la certificazione che la politica della Roma sul calciomercato continuerà ad essere la stessa: si punterà sul trading dei calciatori e sulle plusvalenze oltre che sulla valorizzazione di giovani talenti.
Ciò non significherà attingere dalla Primavera, ma andare alla ricerca di calciatori giovani (il ritorno di Pellegrini dal Sassuolo) e già pronti (come Franck Kessié dell’Atalanta). Una strategia che nella sua visita romana il presidente Pallotta ha illustrato a Luciano Spalletti il quale, nel giro di un paio di settimane, dovrebbe comunicare la propria scelta alla società. Da questo punto di vista un crocevia importante sarà il derby di ritorno di Coppa Italia, che consentirà di stilare un primo bilancio della stagione romanista: per l’occasione la Roma tornerà ad avere i suoi sostenitori (la Sud centrale è esaurita). Ieri, infatti, dopo un sopralluogo a cui hanno partecipato Coni, prefettura e vigili del fuoco, la questura ha deciso la rimozione delle barriere che separano le curve. Non si farà in tempo per la gara di sabato con l’Empoli, ma non ci saranno nel derby del 4 aprile. Chiarito il futuro del tecnico, si passerà ai contratti dei calciatori: se Manolas è il più indicato per una cessione, tutti gli altri aspettano una chiamata. In ordine di scadenza, Monchi dovrà pensare al rinnovo di De Rossi (il prossimo 30 giugno), Strootman (2018), Nainggolan (2020) e Francesco Totti.