Dentro Kessié, fuori Nainggolan. Non è una certezza ma un’ipotesi fondata. La Roma deve riequilibrare il bilancio e per ottenere l’obiettivo non può accontentarsi delle briciole. E così davanti a un’offerta irrifiutabile, potrebbe essere costretta a vendere il suo giocatore più amato e desiderato, Nainggolan appunto, partendo dal presupposto gestionale ispirato da Pallotta: un calciatore di 29 anni non può e non deve essere trattenuto davanti a un’asta internazionale se già è stato individuato un sostituto che costituisce un investimento appetibile.
L’AFFARE – Franck Kessie è il rinforzo bloccato da tempo. A gennaio per la precisione. «Piace di molto» come direbbe Spalletti e grazie alla prospettiva proposta all’Atalanta, acquistarlo subito per averlo a luglio, è già in pugno alla Roma. L’accordo è stato trovato, va soltanto messo nero su bianco ma non dovrebbero esserci problemi. Anche il Papu Gomez, qualche settimane fa, ha svelato che l’affare è sostanzialmente fatto. Rientra nella logica coordinata di Pallotta: Kessie è del ’96, come Lorenzo Pellegrini che tornerà sotto il controllo della Roma dietro pagamento dei 10 milioni della clausola di riacquisto, e ha 8 anni in meno di Nainggolan.
SCELTE – Già ma nel centrocampo dei giovani, chi resta e chi va? Di Nainggolan si è detto. Dipende dalle offerte, con una base d’asta di 40 milioni. In bilico c’è De Rossi, che è in scadenza e ancora non ha rinnovato. Sull’argomento, Pallotta lascia ampia discrezionalità allo staff italiano e in particolare a Baldissoni che con l’interlocutore ha un buon rapporto e, da romano, conosce bene le dinamiche del legame con la tifoseria. Strootman, che va in scadenza nel 2018, dovrebbe prima o poi rinnovare. Paredes invece, nonostante le caratteristiche adatte al nuovo corso, è destinato a finire sul mercato, partendo da una valutazione non inferiore ai 20 milioni. Grenier infine rientrerà quasi certamente al Lione per fine prestito.
RICERCA – Intanto Monchi si muove anche sugli altri ruoli: in difesa, dovendo sostituire molto probabilmente Manolas, il giocatore che più interessa è Clément Lenglet, difensore classe ’95 che il Siviglia ha comprato a gennaio dal Nancy. Se i vecchi amici lo lasciano andare, è una soluzione graditissima. A parametro zero, anche se giovane non è, si profila l’occasione Gonzalo Rodriguez, che sembra non voler rinnovare con la Fiorentina. Qui conta poco l’età, è un discorso di convenienza: dando per scontato il ritorno di Vermaelen al Barcellona, Rodriguez è un difensore di esperienza che può dare una mano. Ma servono forze fresche pure in altre zone del campo. La Roma si è informata su Kasper Dolberg, attaccante danese classe ‘97 capace di segnare 18 gol in stagione nell’Ajax. La prima valutazione, 20 milioni, ha spaventato gli intermediari inviati da Trigoria, ma a 15 la trattativa si può chiudere. Occhio però perché su Dolberg hanno messo gli occhi anche il Napoli, già rapidissimo l’anno scorso su Milik sempre con l’Ajax, e tante altre società straniere. Costa un po’ meno Rachid Ghezzal, attaccante esterno che la Roma ha incrociato in Europa League con la maglia del Lione: classe ‘92, è stato studiato nelle scorse settimane e può essere preso per 8 milioni. Ma non va rimosso dalla lista Grégoire Defrel, che è stato vicinissimo alla Roma a gennaio e che il Sassuolo sostituirà nella prossima stagione con Diego Falcinelli, esaltato dal prestito al Crotone. E in Inghilterra scrivono Januzaj del Sunderland.