Che sconfitta è, tecnica, tattica, psicologica…
“E’ una sconfitta difficile da buttar giù, da analizzare. Il disegno che mie ero fatto era quello di scendere in campo e gestire la partita; avere palleggiatori in più affinché dopo i primi due errori non ci saltassero i nervi. Era una partita delicata con una posta in palio altissima, riuscire a prendere confidenza con la partita era fondamentale ma non ci siamo riusciti, abbiamo perso palloni troppo facili e abbiamo preso gol. Poi ci siamo innervositi, perché ci tenevamo moltissimo, e a quel punto è facile andare altre il lecito, il consentito, ma può capitare quando ci tieni troppo. Per noi era una situazione nuova quella delle reazioni sopra le righe, lo scorso anno abbiamo finito sempre le partite in 11, nonostante alcune fossero state battaglie vere. Ritrovarci al 30′ in 10 è una cosa nuova anche per noi. Quella di rimanere in 11 in campo dev’essere una regola, ma non ci siamo riusciti”
Fazio non era pronto? Per De Rossi è la quattordicesima espulsione in carriera… “Fazio ha tutte le carte in regola per giocare, la scelta di De Rossi era per avere più qualità ad inizio azione. Daniele sa fare benissimo il ruolo da centrale, già lo interpreta davanti alla difesa. Mi immaginavo che il match venisse gestito e che, nel finale, mi ci voleva uno come Fazio, forte fisicamente, di testa. De Rossi lo conosco bene e mi sembra tutto un altro De Rossi rispetto al primo periodo. Era già una persona con cui si poteva parlare, ora è perfetto: è maturato, è un uomo vero sotto tutti gli aspetti. L’ho fatto riposare contro l’Udinese proprio per gestire bene le situazioni. Per me questa è la prima espulsione, non la quattordicesima, ovviamente poi si andrà a rivedere e ad analizzare quello che è successo e se ne parlerà”
Aspettavate la partita da 8 mesi, cosa significa questo tonfo? “Io la sentivo così questa partita. Questa è una partita che era giusto giocare così per come la sentivo io, sennò non lo avrei fatto. E’ una sconfitta che ci spezza in due, c’è poco da fare, ora ci aspetta un periodo lungo e durissimo. Ci si può mettere dentro quello che si vuole, ma ora siamo disposti a tutto. ora bisogna inghiottire e basta è difficile andare a trovare un’unica causa. Queste sono botte forti, non è una sola situazione che le può risanare. Sarannao 2/3 mesi gestiti in maniera splendida che ti possono far cambiare qualcosa, e sarà una fatica a livello psicologico e mentale, fisico, di disponibilità. Questa è una sconfitta brutta, si poteva sicuramente evitare”
Quanto può pesare questa sconfitta? “Bisogna vedere le reazioni di giorno in giorno, durante gli allenamenti. Ricominciare a guardare in avanti, riorganizzarsi. Sarano tanti piccoli passettini da fare giorno dopo giorno. L’Europa League? è un traguardo difficilissimo, ma in questo momento bisogna vedere come si reagisce, a partire da domani a Trigoria, dal primo allenamento. Da domani bisognerà ricominciare a caricare di buone tensioni il nostro futuro”.