Dopo i rinnovi di De Rossi e Strootman, le dichiarazioni di Nainggolan («Voglio restare e i migliori vanno confermati»), anche Kostas Manolas è entrato a far parte del club di quelli che intendono continuare la loro avventura con la Roma. Una volontà che il difensore greco ha ribadito al d.s. Monchi: contro ogni pronostico, a dire il vero, perché fino a qualche settimana fa era proprio lui il maggiore indiziato per una cessione che potesse consentire al club di fare cassa.
Ora, forse per mancanza di acquirenti realmente interessati visto che tutte le attenzioni (in Italia e all’estero) si sono riversate su Ruediger, la situazione è cambiata e presto inizieranno le trattative per il rinnovo del contratto, che scade nel 2019. Manolas attualmente guadagna 1.8 milioni netti, per l’adeguamento si partirà dai 2.5 più bonus, rifiutati lo scorso settembre. Una cifra che l’agente del greco non ha ritenuto adeguata, soprattutto se paragonata agli stipendi di alcuni compagni di squadra – Vermaelen, Juan Jesus ma anche i rientranti Castan, Iturbe e Doumbia – che guadagnano più di lui. Con un piccolo sforzo da parte della Roma, la vicenda si può chiudere in tempi relativamente brevi. Si allungano leggermente, invece, quelli per l’ufficialità di Eusebio Di Francesco come prossimo tecnico romanista. L’operazione non è in dubbio – c’è l’accordo per due anni con opzione per il terzo – ma al Sassuolo, soprattutto il patron Squinzi e l’a.d. Carnevali, sono indispettiti nei confronti della Roma per la questione della clausola rescissoria (3 milioni di euro), che la società giallorossa non vorrebbe pagare.
Più ottimista, invece, il d.t. Angelozzi, l’uomo che in questi giorni ha avuto contatti con la dirigenza romanista. In Emilia ne fanno più una questione di forma che di sostanza e non vogliono passare come una società vassalla, ma alla fine una soluzione sarà trovata, anche perché sono tanti gli affari in corso e molti potrebbero decollare. Tra il ritorno di Pellegrini, l’interesse per Acerbi, Defrel e Adjapong e quello del Sassuolo per giovani come Tumminello (su cui c’è mezza serie A) e Marchizza, ballano parecchi milioni di euro. A meno di un’accelerazione nelle prossime ore, se ne riparlerà al ritorno (martedì) dei dirigenti romanisti dal vertice di Boston.