Dopo il gol del vantaggio di Insigne nel primo tempo, gli azzurri segnano quattro gol nella ripresa alla Nazionale di Pauritsch e accorciano il distacco nella classifica della differenza reti rispetto alla Spagna. Il +4, è ancora un vantaggio non indifferente per la Nazionale di Lopetegui. A settembre, occorre vincere il big match a Madrid.
Una bella vittoria. Un bel passo avanti sulla differenza reti, non la sonora goleada di cui gli azzurri avevano bisogno per superare la Spagna nella differenza reti. Italia-Liechtenstein, valida per la sesta giornata del gruppo G delle qualificazioni mondiali, la decidono una pennellata di Insigne al 35’, un gol di Belotti al 52’, il tris di Eder al 74’, il poker di Bernardeschi all’88’. Il quinto gol di Gabbiadini arriva nel recupero. La vittoria azzurra della Dacia Arena di Udine serve tantissimo perché ci permette di tenerci affiancati alla Spagna e di ridurre un bel po’ lo svantaggio che abbiamo nei loro confronti nella speciale classifica della differenza reti. A settembre, la Roja aveva travolto i nostri avversari 8-0. E’ soprattutto grazie a quella vittoria che i principali rivali degli azzurri per la qualificazione diretta a Russia 2018, a inizio gara avevano un vantaggio non indifferente (+8). Nonostante il 5-0 lo riduca a +4, Buffon e compagni restano ancora indietro. E non possono fare calcoli: per evitare lo spareggio occorre battere il 2 settembre prossimo a Madrid, proprio la Spagna. Non sarà facile.
Le scelte Reduce dall’ottimo 3-0 di Nizza contro l’Uruguay, l’Italia di Ventura guarda già avanti. Il modulo (4-2-4), è confermato. Gli uomini, non fino in fondo. Bonucci, per esempio, diffidato: resta in panchina. La sfida decisiva contro le Furie Rosse è troppo importante. E uno dei punti fermi della nostra Nazionale non può mancare. Per questo motivo, spazio a Barzagli accanto a Chiellini. Sulle fasce Darmian a destra e la rivelazione Spinazzola a sinistra. A centrocampo, accanto a De Rossi c’è Pellegrini: un anticipo di centrocampo della Roma che sarà. In avanti Insigne e Candreva sulle fasce, molto avanzati, Immobile e Belotti terminali offensivi.
Candreva, gol annullato Sarebbe potuta andare ancora meglio, se l’arbitro dell’incontro, il signor Clancy, non avesse deciso di annullare in apertura un gran gol di Antonio Candreva. L’esterno offensivo interista, pescato alla perfezione da un assist di Insigne, ha battuto Jehle in posizione regolare. Non per il direttore di gara. Dopo l’episodio, che ha visto le proteste azzurre, l’Italia ha continuato a premere ma con poca lucidità. Il 4-1-4-1, molto prudente, di Pauritsch ha frenato gli attacchi azzurri. In avanti, il figlio della vecchia conoscenza italiana Mario Frick, il 18enne Yanick, non ha grandi occasioni. Il Liechtenstein va vicino al gol del vantaggio una sola volta: un tiro dalla distanza di Polverino fa venire i brividi a Buffon. Passano pochi minuti e Insigne, dalla sinistra, con una pennellata batte Jehle con un perfetto palo-gol. Italia in vantaggio. Gli azzurri ci provano ancora con forza, il primo tempo si chiude però così.
Quattro gol nella ripresa A inizio ripresa, l’Italia tira fuori tutte le sue armi per allargare il gap con i suoi avversari. Al 52’ raddoppia il Gallo Belotti, che fra pochi giorni si sposa. C’è tempo anche per un palo di Immobile al 54’ e un altro episodio dubbio. Al 66’ l’arbitro Clancy ferma Belotti per fuorigioco. L’attaccante del Torino sembra però in posizione regolare, e viene atterrato da Jehle. Sarebbe stato calcio di rigore. Segnano ancora Eder al 74’, Bernardeschi all’88’ e Gabbiadini nel recupero. Il 5-0 è un gran segnale. Alla ripresa, dopo le vacanze, però, ci aspetta la gara più difficile. E non si può fallire.
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