Pallotta batte cassa per la campagna acquisti. Secondo quanto risulta al Messaggero pur di rafforzare la squadra il patron dei giallorossi ha bussato alla porta di Goldman Sachs con l’obiettivo di rinegoziare ed estendere un finanziamento concesso nel 2015. Dunque le risorse richieste passano da 175 a 230 milioni. E quei 55 milioni in più, a quanto pare, serviranno ad assestare i colpi giusti nel calciomercato, ma anche a sostenere altre attività della società. Nel dettaglio, si tratta di un prestito ponte. E nel contratto firmato con Goldman Sachs (insieme a Unicredit che tuttavia non è creditore ultimo) , lo stesso Pallotta si è impegnato a rimborsare il finanziamento con gli incassi dei diritti tv e del merchandising. Va ricordato che a dispetto delle perdite del 2016 (la perdita netta di gruppo è stata di 13,9 milioni), il giro d’affari è stato record per l’As Roma: grazie ai 77 milioni incassati per la Champions è aumentato fino a 219,4 milioni, di cui soltanto i proventi tv legati alla Serie A e alla Tim Cup sono stati pari a 73 milioni (63,7 milioni nel 2014/15), mentre le attività commerciali di Merchandising e Licensing hanno prodotto 5,4 milioni.
Tra le modifiche del contratto del 2015, c’è anche la scadenza, estesa fino a maggio del 2022, e cioè «fino al quinto anniversario dalla data di efficacia del contratto», sottolinea una nota. Mentre «la data di rimborso degli importi originariamente prevista dal contratto inizierà a decorrere dal primo anniversario successivo alla data di modifica», cioè tra un anno. Nessun ritocco invece per gli interessi. Ma una revisione del ruolo di Unicredit sì. «Al riguardo si precisa», dice l’As Roma, «che Unicredit svolgerà attività di fronting e non sarà creditore ultimo del contratto di finanziamento», come modificato dallo stesso “accordo modificativo“.