I dubbi di Paredes e le certezze di Mario Rui. È stata una giornata ricca di appuntamenti, ieri, quella del d.s. giallorosso Monchi. Dopo la doppia trasferta in Germania, per intavolare con i russi dello Zenit la trattativa relativa alla cessione di Manolas e Paredes, e in Olanda, dove ha incontrato il Feyenoord per strappare il difensore Karsdorp, lo spagnolo ha ricevuto nel suo ufficio a Trigoria gli agenti del centrocampista argentino e di Mario Rui. Il terzino portoghese è arrivato con il suo procuratore per chiedere di essere ceduto al Napoli, convinto dal suo ex tecnico Maurizio Sarri che lo ha avuto e valorizzato a Empoli, e forte di un accordo economico già raggiunto con la società di De Laurentiis. La Roma non ha battuto ciglio ed è disposta a soddisfare la richiesta, a patto però che il Napoli presenti un’offerta convincente. La società giallorossa ha pagato lo scorso anno 3,5 milioni per il prestito oneroso e ne dovrà pagare altri 6 per il riscatto obbligatorio: al di sotto di queste cifre, non ci sarà trattativa. Non interessa Emanuele Giaccherini, che il Napoli vorrebbe utilizzare come pedina di scambio, e che la Roma aveva cercato lo scorso anno.
Meno convinto, rispetto a Mario Rui, sembra essere Leandro Paredes. Non tanto di andare via dalla Roma, quanto di accettare lo Zenit San Pietroburgo. Ieri l’agente dell’argentino ha manifestato proprio queste perplessità a Monchi, che gli ha comunicato l’accordo con lo Zenit. Dovrà essere la società russa, ora, a convincere definitivamente Paredes ad accettare la destinazione. Se l’argentino non è ancora certo del suo futuro, lo stesso non si può dire di Manolas, che ha già accettato lo Zenit e i tanti milioni (circa 4) di ingaggio. Ieri è rimbalzata l’indiscrezione di un presunto inserimento del Chelsea, ma da Trigoria assicurano che da Londra non è mai arrivata nessuna proposta ufficiale per il centrale greco. Appena Paredes darà il suo ok, si potrà concretizzare una doppia cessione che porterà nelle casse della Roma 60 milioni di euro più 7 di bonus.
Un’ operazione che sarà contabilizzata dopo il primo luglio, visto che la Roma ha già sistemato il bilancio grazie alla cessione di Salah al Liverpool. Una mossa che, unita ai milioni sicuri della prossima Champions, non costringerà Monchi a ritrovarsi con l’acqua alla gola tra dodici mesi. Il d.s. romanista, infatti, non è rimasto soddisfattissimo della situazione ereditata, con riscatti obbligatori per circa 50 milioni di euro, e vuole evitare di commettere lo stesso errore. Per quanto riguarda il mercato in entrata, c’è ancora un po’ di distanza con il Feyenoord per Karsdorp: tra la richiesta (20) e l’offerta (16) ballano ancora quattro milioni che però, vista la volontà del calciatore di arrivare nella Capitale, potranno essere colmati, magari con l’inserimento di bonus facili da raggiungere. Oggi può essere il giorno della firma sul contratto di Lorenzo Pellegrini, che sarà impegnato con l’Under 21 nella semifinale dell’Europeo contro la Spagna di Deulofeu, talento che interessa alla Roma e candidato forte a rivestire il ruolo di vice-Salah. In calo le quotazioni di Berardi, valutato dal Sassuolo 40 milioni di euro, una cifra che alla Roma ritengono spropositata. Tra un procuratore e l’altro, ieri a Trigoria c’era anche Morgan De Sanctis: tornerà da dirigente, ma il ruolo non è ancora stato definito.