Vice Dzeko o esterno, nel pieno della maturità calcistica, allenato per due anni da Di Francesco con buoni risultati e perfettamente integrato nella realtà italiana da diversi anni: Defrel fa al caso della Roma e infatti, negli ultimi giorni, è balzato in testa ai pensieri di Monchi dopo che Massara provò a prenderlo lo scorso gennaio. L’identikit di Gregoire è l’ideale per iniziare a rimpolpare un attacco che al momento è affidato ai soli El Shaarawy, Perotti e Dzeko. Oltre ai motivi già detti, ce n’è uno in più che sta convincendo il club di Pallotta a puntare forte sul francese: essendo arrivato in Italia a 18 anni, nelle giovanili del Parma, senza mai andare all’estero (è passato poi per Foggia e Cesena prima del Sassuolo), ha ottenuto i requisiti per essere tesserabile come calciatore formato in ambito federale. Un vantaggio non da poco, perché Defrel andrebbe a occupare nelle liste della Roma da consegnare a Uefa e Figc uno di quei quattro posti assegnati proprio ai giocatori cresciuti nei vivai italiani. Al momento ce ne sono solo due, El Shaarawy e Nainggolan, mentre per le quattro caselle spettanti a chi ha militato nelle giovanili di Trigoria sono rimasti De Rossi e Florenzi più il rientrante Pellegrini.
Con la rosa attuale, insomma, la Roma potrebbe iscrivere solo 22 nomi nelle liste per le due competizioni, lasciando scoperti tre posti. Defrel sarebbe felicissimo di occuparne uno, aveva già detto sì alla proposta giallorossa a gennaio e adesso si affida al suo procuratore Pocetta, lo stesso di Pellegrini, per realizzare il suo sogno e fare un altro salto in avanti in carriera. Il problema è il prezzo del cartellino, fissato a 25 milioni da Squinzi che non ha bisogno di far cassa, e la concorrenza del Leicester. La Roma ha fatto sapere al Sassuolo di non voler spendere più di 15-18 milioni, i rapporti tra le due società sono ottimi come testimoniano le recenti operazioni (Ricci, Marchizza e Frattesi oltre a Pellegrini) e la risoluzione amichevole della clausola che legava Di Francesco ai neroverdi. Adesso però spetta all’agente Pocetta quell’opera di mediazione per convincere il Sassuolo ad abbassare le pretese.
Defrel o non Defrel, Monchi prenderà comunque almeno un altro esterno. Quello che nei piani deve essere il titolare. Gli obiettivi del diesse spagnolo sono tanti, ma alcuni non avvicinabili. Almeno per il momento. È il caso di Lucas e Thauvin, due attaccanti che a Monchi ovviamente piacciono ma entrambi, a suo dire, non valgono i soldi che vengono chiesti rispettivamente da Psg e Marsiglia per cederli. La ricerca dell’erede di Salah continua, intanto Gonalons ha completato un centrocampo super competitivo. Ieri visite mediche a Villa Stuart e firma sul quadriennale per l’ex capitano del Lione, che guadagnerà circa 2 milioni più premi mentre il suo cartellino ne è costati appena 5, visto che il suo contratto con l’OL scadeva fra un anno. Aspettando di poter prendere la maglia numero 21 se Mario Rui la libererà (non c’è ancora accordo per la sua cessione al Napoli ma si farà), Gonalons si presenta con le idee molto chiare: «La Roma rappresenta una delle migliori società italiane, sono fiero e riconoscente: ho voglia di vincere dei titoli qui, dimostrando di che pasta sono fatto». Aspettando di prendere il giovane Foyth non appena Rudiger firmerà per il Chelsea (da oggi ogni giorno è buono), Monchi è impegnato anche nelle uscite. Il San Lorenzo ha chiesto il prestito di Iturbe ma non può permettersi il suo ingaggio, Nantes e Galatasaray su Vainqueur, Castan può tornare in Brasile. Ma non adesso.