È solo il primo test di inizio stagione e la sua importanza è relativa. Le gambe girano poco e i cambi sono tanti, troppi, anche forzati. Ciò che è definibile da questa amichevole della Roma contro il Pinzolo Val Rendena (8-0, in evidenza Perotti e Tumminello, doppietta a testa) è l’idea di calcio di Di Francesco: il 4-3-3, con Gonalons cervello della squadra, i terzini (Peres si applica ma ci vuole un po’) che scendono e gli attaccanti che tagliano. In futuro difficilmente vedremo come coppia centrale Jesus e Castan, come difficilmente vedremo una mezz’ala con piede fino e passo lento come Gerson (provato nella ripresa come esterno alto per «necessità» dice DiFra). Ma vedremo sistematicamente gli esterni alti andare in mezzo (Perotti ce l’ha già come sua caratteristica, il primo gol è con il solito rigore). Siamo alle teorie, ovvio. Alle prime letture.
Di Francesco studia anche qualche giovane: Cappa è uno bravo, così come Ciavattini e Luca Pellegrini, oltre al più affermato Tumminello. Secondo test, venerdì contro lo Slovako, prima divisione della Rep. Ceca. «Volevo che la squadra ripetesse gli allenamenti fatti. Esempio, i movimenti di Perotti sono andati in quella direzione. Bene nel primo temo, la ripresa avevo troppi fuori ruolo. Ho visto cose interessanti e molte altre da migliorare. Siamo all’inizio», la prima analisi di Di Francesco. Gerson esterno? «In questo momento c’è carenza in quel ruolo, è stata una necessità. Tumminello? Ha ottime potenzialità. E’ recettivo». Elogi a Peres, infine. «Sta lavorando con attenzione, se riuscisse a difendere bene, attaccherebbe ancora meglio», chiude il mister.