È arrivato a Trigoria dopo aver salutato, commosso, i suoi ex compagni del Sassuolo. Maglia scura, stanco per il viaggio in macchina, ma anche emozionato e carico: da ieri la vita di Gregoire Defrel è cambiata. Per la prima volta in carriera, a 26 anni, si trova in una squadra di livello alto, che ha fatto un investimento importante per acquistarlo: 5 milioni per il prestito, 15 per il riscatto obbligatorio, più altri 3 di bonus, l’attaccante rappresenta uno dei colpi più cari della società americana. Di Francesco lo ha richiesto espressamente, ma è la Roma tutta ad averlo voluto, visto che già a gennaio sembrava destinato al trasferimento. Ecco perché ieri, quando per la prima volta ha varcato i cancelli di Trigoria, ha tirato un sospiro di sollievo: «Non vedo l’ora di cominciare, forza Roma».
RINASCITA – Parole classiche ma sentite per questo ragazzo che arriva come vice Dzeko, ma capacissimo di giocare anche esterno destro, e se poi sarà davvero vice è tutto da dimostrare. In carriera ha realizzato 43 reti in 208 presenze, ma nell’ultimo anno è esploso sottoporta con 16 gol. «Ci ho lavorato tanto e non voglio perdere questo suo aspetto», ha detto Di Francesco, il primo a pretendere precisione e continuità davanti al portiere avversario da questa punta non gigante (un metro e 79 per 77 chili), ma massiccia e con piedi delicati. Defrel lo ha ascoltato e si è affidato a lui completamente, anche per consigli extracalcio, ma ieri ha preferito dire di non «averci ancora parlato».
PROGRAMMA – Poco male, lo farà tra qualche ora, quando con Baldissoni e il turco Ünder, che ha ottenuto il visto, partirà per Boston per raggiungere i compagni. Il volo è alle 15.30, ma la sveglia suonerà molto prima: alle 8.30 sono in programma le visite a Villa Stuart, poi la firma sul contratto di 5 anni a 1.5 milioni più bonus diventerà ufficiale. Una volta arrivato negli States inizierà a lavorare col gruppo: la condizione fisica è buona visto che si è allenato col Sassuolo, le idee tattiche di Di Francesco le conosce benissimo.
SOLO ROMA – Poi, una volta tornato in Italia, penserà a cercare casa e a sistemare tutte quelle piccole grandi questioni tipiche di ogni trasferimento. Potrebbe andare a vivere al Torrino, dove andrà ad abitare anche Pellegrini, ma ora Defrel è concentrato solo sul campo e solo sulla Roma, visto che qualche giorno fa, quando la società giallorossa faticava a trovare l’accordo col Sassuolo, non ha neppure voluto ascoltare le proposte alternative (qualche club di Premier e uno della Ligue 1) che gli erano arrivate.